Si è svolta mercoledì 4 ottobre a Palazzo comunale, l’assemblea pubblica convocata dalla vicesindaco Stella Sorgente per fare il punto della situazione su Villa Corridi.
All’incontro, aperto ai cittadini e in diretta streaming sul sito del Comune, hanno partecipato tecnici comunali e rappresentanti di ASL e Arpat.
Nel corso dell’assemblea sono stati illustrati i risultati delle analisi top soil praticate sul fondo di scavo del terreno e relative agli 82 campionamenti di terreno prelevati. Di questi, come annunciato già in precedenza, 70 sono risultati conformi ai limiti normativi, con valori inferiori a 1000 mg/Kg mentre, per i restanti 12 è stata evidenziata la presenza di contaminazione. Le determinazioni analitiche su queste ulteriori 12 maglie, condotte sul terreno sottoposto al vaglio dei 2 mm (comprensivo cioè dei frammenti assimilabili ad amianto di dimensioni visibili), sono risultate, tuttavia, conformi anch’esse alla normativa vigente.
I risultati, dunque, sembrano dimostrare che lo scheletro del terreno non sia contaminato e che i superamenti riscontrati siano da imputare alla sola presenza di frammenti superficiali sfuggiti all’attività di scavo.
A questo punto, sentito il parere della ditta Vico srl incaricata dell’intervento di bonifica e considerati gli esiti dei campionamenti dell’aria all’interno delle scuole (che escludono la presenza di fibre aerodisperse), e sul cantiere (dove comunque le analisi sono sempre risultateal di sotto delle soglie di attenzione minime previste dalla normativa), il Comune, in accordo con ASL ed Arpat, ha deciso di procedere ad una ulteriore attività di indagine.
Questo successivo step prevede la rimozione dei frammenti di m.c.a. ancora presenti e sfuggiti alla precedente azione, con conseguente estensione dell’area di indagine.
Le maglie risultate contaminate, infatti, si trovano in una zona di contorno dell’area individuata inizialmente, per questo saranno incluse ulteriori 7 maglie con termini, per arrivare quindi ad un totale di 19 maglie (per una superficie di 4275 mq).
L’intervento sarà eseguito da operatori specializzati che provvederanno alla raccolta manuale del m.c.a. nelle maglie individuate, eseguendo preliminarmente una operazione di movimentazione del terreno con piccoli utensili, indispensabili ad arrivare fino alla profondità necessaria e alla relativa vagliatura del terreno.
Le operazioni, stante l’assenza di fibre aerodisperse e le ridotte tempistiche di intervento stimate, saranno condotte senza attendere la chiusura delle scuole, effettuando, contestualmente, verifiche ambientali quotidiane all’interno del parco anche in prossimità degli edifici scolastici, in modo da monitorareil mantenimento delle condizioni di sicurezza secondo le esatte prescrizioni fornite da ASL.
Al termine di questo ulteriore intervento, saranno infine ripetute le analisi e verrà comunicata ad ARPAT la data del campionamento per l’esecuzione dell’eventuale contraddittorio.
“I lavori procedono nel segno della condivisione e della massima trasparenza da parte dell’Amministrazione – ha dichiarato la vicesindaco Sorgente a margine dell’incontro – abbiamo illustrato fin qui gli esiti delle analisi e delineato il percorso futuro. I risultati ottenuti fino a oggi ci dicono che il materiale ritrovato è compatto e che non ci sono rischi di aerodispersione: è questo il dato fondamentale per il quale ci sentiamo di confermare a genitori e personale docente, con ancora maggior forza e determinazione, le rassicurazioni fornite fino ad oggi. Sarà la conferenza dei servizi a determinare gli esiti dell’indagine ambientale e le attività conseguenti, dando avvio alla bonifica o, come ci auguriamo, chiudendo la procedura, così da procedere al ripristino morfologico del parco in vista della sua riapertura. Nel frattempo, continueremo a monitorare la situazione, in sinergia con ASL e ARPAT. Mi preme rinnovare a tutti un sincero ringraziamento per la collaborazione e la pazienza dimostrati fin qui”.
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