Il primo cittadino con il suo enduro ha circolato lungo i sentieri delle colline livornesi violando la legge regionale 48/98 che vieta l’accesso ai mezzi motorizzati su territori soggetti a vincoli paesaggistici. Sono 23 le associazioni , aderenti al progetto “Occhi sulle colline” (www.occhisullecolline.it/il-progetto/associazioni-), che puntano il dito contro il sindaco, reo di aver completamente disatteso la legge regionale emanata a garanzia del rispetto delle colline toscane.
Con una lettera congiunta le 23 associazioni si sono rivolte al primo cittadino affinchè presti una maggiore attenzione alle leggi vigenti e sopratutto nutra rispetto nei confronti del territorio che lui stesso amministra. Ecco la lettera:
“Egregio Signor Sindaco Filippo Nogarin,
dalla lettura dei giorni scorsi dei quotidiani locali anche le 23 Associazioni aderenti al Progetto Occhi sulle Colline sono venute a conoscenza del suo infortunio rispetto al quale significhiamo il nostro dispiacere e per cui Le auguriamo un veloce recupero. Dai quotidiani abbiamo altresì appreso che l’infortunio sembra dovuto ad un incidente verificatosi nell’atto di attraversamento di un torrente a bordo di una moto da enduro.
Al di là della puntualità delle informazioni divulgate dai quotidiani, a seguito di questo episodio, molti enduristi stanno inneggiando a questa sua passione come ad un “via libera alle moto da enduro” sul territorio delle Colline Livornesi e questa reazione è a nostro avviso molto preoccupante.
Non vogliamo sollevare alcuna sterile polemica, ma dopo anni trascorsi ad evidenziare il reiterato mancato rispetto della Legge Regionale 48/94 su tutti i sentieri del territorio delle Colline Livornesi, ci troviamo a scriverLe per chiedere la sua importante attenzione su questa problematica indipendentemente dalla situazione specifica in cui si è verificato l’incidente, certi che una passione personale non possa e non debba essere motivo di disattenzione o involontario contributo al mancato rispetto delle normative vigenti.
Più volte abbiamo effettuato segnalazioni sulle problematiche di questo territorio, causate dalla circolazione di moto da enduro (e altri veicoli motorizzati) su sentieri non idonei, ricadenti nei Comuni di Livorno, Rosignano M.mo e Collesalvetti.
Le problematiche spaziano da questioni di pericolo di incidenti tra enduristi e fruitori a piedi, a cavallo e in MTB (problematiche in materia di sicurezza e salute) a questioni di danneggiamento al fondo naturale dei sentieri che in moltissimi casi vengono segnati e deturpati da solchi profondi che alterano il regolare deflusso delle acque (problematiche di impatto idrogeologico), nonché al danneggiamento alla fauna selvatica (specialmente in alcuni periodi dell’anno e nelle aree protette).
La Legge Regionale 48/94 vieta la circolazione ai mezzi motorizzati in tutte le aree specificate all’art. 2 (aree a vincolo paesaggistico, aree a vincolo idrogeologico e aree protette) e limita fortemente questa pratica; sul territorio delle Colline Livornesi il divieto è ovunque e l’enduro è praticabile nel rispetto della Legge Regionale solo in impianti fissi o gare autorizzate. Questa Legge Regionale è completamente disattesa anche per la mancanza di cartellonistica (in alcuni Comuni i Sindaci hanno emanato apposite ordinanze e previsto l’affissione di apposita cartellonistica).
Ad oggi grazie al Tavolo Tecnico istituito tra associazioni ed Enti (ora ‘smantellato’) è stata apposta la cartellonistica di divieto di accesso ai mezzi motorizzati sulle due arterie principali della sentieristica livornese (il Sentiero 00 che è la dorsale delle Colline Livornesi e il Sentiero 199, denominato ‘Strada del Mille’), ma nell’ottica della tutela ambientale e della valorizzazione turistica e culturale del nostro territorio c’è ancora molto da fare.
Noi auspichiamo che questo episodio risvegli una diversa attenzione a queste problematiche, che il Sindaco di Livorno (in primis) speriamo contribuisca a risolvere; da parte degli Enti è infatti in corso una ridefinizione delle aree protette e una individuazione di modalità di fruizione dei sentieri, e ci auguriamo che anche Lei ne prenda parte e ci dia notizie anche in merito alla questione specifica dei mezzi motorizzati.
La ringraziamo per la Sua attenzione e per tutto il tempo che dedicherà a questo problema”.
di Viola Orsini @riproduzione riservata 20/10/17
9 Comments
amaranto67
20 Ottobre 2017 at 8:59e dovete ma anda a lavora come la gente per bene ! se avete tanto tempo libero c è da taglia l erba in piazza dante….
Stefano
20 Ottobre 2017 at 15:42Il Comune è ente proprietario delle strade e pertanto solo il comune può vietare il transito sulle strade comunali nel rispetto di quanto disposto dal CdS..pertanto non ha violato nulla perché l’art. 2 comma 2 della LR48/94 è illegittimo e inapplicabile..quindi state sereni..
Povera Italia
20 Ottobre 2017 at 15:47Già lo vedo, fermato dai poliziotti, dire “lei non sa chi sono io!”.
E immagino il poliziotto rispondere con aria mesta “lei non sa quanto vorrei che fosse vero”.
primainformatevi
20 Ottobre 2017 at 17:41Scusate, ma si sono informati, oppure viaggiano per sentito dire? Ma lo sanno che era in zona Riparbella e non sulle colline livornesi? lo sanno che era in zona privata e non pubblica?
Alex Uccio
20 Ottobre 2017 at 18:01Confermo che era con dei suoi amici di Rosignano presso Fettucciato privato a Riparbella Localita’ la Gerbia dove la settimana scorsa c’era stata una gara, ed essendoci sempre il tracciato segnato facevano girare quelli del loro Moclub fra cui gli amici del Sindaco.
Poi Moto da Enduro cioe’ Regolarmente Targata e Assicurata, inoltre c’e’ una Legge Regionale a cui vi appellate che ne vieta il transito che va’ contro un Artico del Codice della strada che considera Strade anche i Sentieri ed i Trattorati e percio’ annulla la Legge Regionale se viene presentato ricorso!!!!!!!!
Tutti a sparare merda su gli Enduristi che Non sono Abusivi ma hanno bisogno dei loro spazi come i Bikers gli Escursionisti ed i Cacciatori, inoltre ripeto le Moto sono in Regola in quanto Targate ed Assicurate e Non sono Moto da Cross come vengono Etichettate solo perche’ hanno le Ruote Tacchettate, ma l’ignoranza non ha Limite!!!!!!!
Cmq W il Sindaco se nel tempo Libero ni garba anda’ in Moto saranno cazzi sua o No?????
Snik
20 Ottobre 2017 at 18:09Un gran bella lettera, scritta con stile ma con un errore di fondo. Il solito: quando s’invitano gli altri a rispettare le leggi, non le si conosce. Il fatto d’essere associazioni (di liberi cittadini, peraltro, con che competenze?) fa gonfiare il petto e ci si sente cavalieri senza macchia contro un mondo di farabutti ed ignoranti (tutti gli altri).
E la legge è il Codice della Strada, contro il quale una Regione non può legiferare, come da sentenza della Cassazione già di diversi anni fa. Ma meglio far finta di niente, se no il giochino finisce
Gamba
20 Ottobre 2017 at 18:51E’ ora di rivalutare una nobile disciplina come l’Enduro e monetizzare l’impatto turistico di una passione che coinvolge centinaia di migliaia di persone. Ben venga una nuova interpretazione di questo nobile sport, fatta di un codice comportamentale comune e di un coinvolgimento di massa nel ripristino dei sentieri. L’alternativa all’Enduro è l’abbandono, non il trekking (che io pratico regolarmente).
Filippo Benvegnu'
20 Ottobre 2017 at 19:29Ma poi sono un mucchio di balle: sicurezza = mai sentito di incidenti tra pedoni e moto / dissesto idrogeologico = mai sentito di una denuncia per danneggiamenti / disturbi alla fauna = non esistono studi (seri e non farlocchi di parte) sul fatto che i mezzi a motore disturbano la fauna a meno che per fauna non intendiamo i promotori di questa lettera farneticante al sindaco. Queste associazioni non hanno più da tempo una rappresentanza parlamentare (i cosiddetti Verdi) perché la gente si è accorta che l’ambientalismo in salsa fanatica non risolve i problemi ma anzi li crea.
bobbe
21 Ottobre 2017 at 10:42Fatela finita con i voli pindarici, ormai voi di verde avete solo la bile.