L’inaugurazione, questo sabato 13 gennaio. Attività collaterali avranno luogo il secondo e quarto venerdì del mese >>>> A partire da gennaio, i cittadini potranno frequentare la Biblioteca di Villa Maria oltre che per la consultazione dei volumi e per lo studio libero, anche per partecipare a incontri, seminari e iniziative di approfondimento su cinema e teatro.
Con l’apertura della biblioteca dei Bottini dell’Olio e la conseguente riorganizzazione delle biblioteche comunali, nella sede di Villa Maria sono stati trasferiti i fondi comunali su cinema e teatro, conferendo a questo spazio la funzione di centro di documentazione sulle arti dello spettacolo. “Una giornata particolare”, questo il nome delle attività collaterali che avranno luogo il secondo e quarto venerdì del mese, dalle ore 17, e che vedranno alternarsi i contributi di docenti, studiosi, critici, operatori del settore.
I temi conduttori dei momenti di approfondimento saranno: la valorizzazione del patrimonio librario e multimediale della Villa; l’analisi cinematografica storica e critica anche attraverso la visione diretta del materiale; la storia del teatro a Livorno; la lettura, analisi e drammatizzazione di testi teatrali e sceneggiature cinematografiche. L’inaugurazione è prevista per sabato 13 gennaio alle 16,30 con la partecipazione di Blow up artisti associati nel recital “Suggestioni mediterranee”. Interpreti: Laura Cini, Luca Salemmi e Marco Del Giudice alla chitarra.
Venerdì 26 gennaio, h 17.00
Livorno Horror Story, concorso letterario dedicato agli studenti a cura di FIPILI Horror Festival
Venerdì 9 febbraio, h 17.00
Introduzione al Fondo Rinaldi e contributi sulla storia del cinema con intermezzi di musiche da film a cura di Orchestra Pisorno Sinfonietta
Venerdì 23 febbraio, h 17.00
Introduzione al Fondo La Salvia e contributi sul Centro Artistico Il Grattacielo con la partecipazione di Eleonora Zacchi, direttrice artistica
Da martedì 9 gennaio sarà attivo l’info point del FIPILI Horror Festival il martedì e giovedì dalle 16.30 alle 19.30
Info utili
Biblioteca di Villa Maria Centro di documentazione sulle arti dello spettacolo
lunedì/venerdì 8.30/13.30 – 14.30/19.30 sabato 8.30/13.30
Via F.Redi, 22 – tel. 0586219265
I lavori alla struttura
Villa Maria, nota anche come Villa Capponi o Villa Lazzara fu sottoposta nel 2012 ad un intervento di recupero e rifunzionalizzazione del piano terra della struttura, compreso l’antico portico d’ingresso. Oggi il progetto di recupero che interessa tutto l’edificio prosegue con il 2°lotto per il quale la Giunta Municipale ha approvato nel mese di dicembre un finanziamento di 285 mila euro. I lavori interesseranno questa volta il secondo piano, adibito fino ad ora a deposito, che sarà invece utilizzato come zona di lettura.
Gli interventi previsti riguardano consolidamenti strutturali, recupero delle decorazioni parietali, sostituzione dei pavimenti con pavimenti analoghi a quelli preesistenti in marmo a scacchi bianchi e grigio scuro, sostituzione tutti gli infissi interni ed esterni. Saranno inoltre realizzati due nuovi bagni nella torretta, rifatti gli impianti elettrici e integrato quello di riscaldamento.
Note storiche
La Villa Maria, nota anche come Villa Capponi o Villa Lazzara, di proprietà del Comune di Livorno dal 1960, risale alla metà del ‘700, quando i marchesi Capponi si fecero costruire la loro residenza ad uso di villa suburbana, all’interno di una proprietà ben più vasta di quella che è rimasta oggi. Nel 1809 la villa fu venduta a Michele Rodocanacchi e quando nel 1818 questa passa in eredità al figlio Pietro, vengono apportate sostanziali modifiche alla struttura settecentesca, il cui risultato è quello che appare a noi oggi: viene infatti ampliata con un ampio pronao, sul lato nord-est, verso l’attuale Via Redi, viene sopraelevata di un piano e sul lato nord-est vi viene la torretta di gusto medievale. Anche i decori interni e le pavimentazioni a mosaico sono probabilmente da attribuire all’intervento di Rodocanacchi, vista la continuità tra quelli della villa vera e propria e quelli della torretta. Viene inoltre realizzato l’ingresso a forma di castelletto su via Calzabigi, che portava a quello che probabilmente era l’ingresso principale, data anche la maggiore ricchezza delle decorazioni, e che oggi invece è il retro.
Nel 1904 la villa diventa di proprietà di Giovanni Lazzara, un commerciante e produttore di corallo, che vi installa il suo laboratorio e arricchisce la proprietà con nuovi ambienti, e il parco con nuovi alberi altissimi, presenti ancora oggi.
Durante la Seconda Guerra Mondiale diventa sede del comando tedesco della Wermach; nel dopoguerra passa in proprietà agli eredi di Giovanni Lazzara, che nel 1960 la donano al Comune di Livorno, per farci la sede di un edificio pubblico a destinazione culturale, come si legge nella lapide commemorativa presente sulla facciata principale, datata 31 ottobre 1962. Infatti, dopo alcuni lavori di restauro e riadattamento, la villa diventa la sede del Museo Progressivo di Arte Contemporanea, dove vengono esposte opere importanti di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Nel frattempo la proprietà subisce notevoli riduzioni: i terreni intorno alla villa vengono lottizzati, per fare spazio a nuovi insediamenti abitativi e l’edificio perde la posizione baricentrica che aveva in origine. Dal 1989 al 2006, anno della sua chiusura, la struttura ha ospitato la sezione di storia locale della Biblioteca Labronica. >> Segui il VIDEO
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