Nel giorno in cui il commissario per il post alluvione si è recato a Livorno per un sopralluogo su alcuni cantieri, è arrivata la notizia che la Protezione civile nazionale ha approvato il piano dei lavori da 30 milioni di euro che permetterà di investire ulteriori risorse per la messa in sicurezza del territorio.
Di questi, 10 milioni verranno utilizzati sul Rio Maggiore e sull’Ardenza, 8 per opere nell’area di Stagno e 12 tra spese di soccorso e altri interventi. I 30 derivano dai 17 milioni di euro recentemente stanziati dalla Regione e da altri 5 provenienti dal suo bilancio. Gli 8 destinati a Stagno sono invece di provenienza statale.
È stato lo stesso commissario al post alluvione a darne conto, non nascondendo la propria soddisfazione, ed evidenziando come l’aver dato il via ad opere per 35 milioni di euro rappresenti un vero e proprio record nazionale, non senza aver osservato come qualche volta le cose possono anche andare bene, come in questo caso.
Ha poi aggiunto che è sua intenzione arrivare entro la fine del mese ad appaltare tutti i lavori in somma urgenza, in modo che alcuni interventi siano completati entro marzo e altri entro la primavera.
Si tratta di opere che mettono in sicurezza Livorno con un ritorno duecentennale, così come previsto dalla legge, ma ha detto di stare lavorando per un ritorno cinquecentennale, ovvero per un livello di sicurezza ancora maggiore.
Il commissario al mattino si era nuovamente recato in piazza delle Carrozze a Montenero, dove è stato raggiunto dal sindaco di Livorno. Ha notato come rispetto al sopralluogo precedente lavori procedono, nonostante le difficoltà tecniche, con maggiore speditezza. Sul fosso Stingaio è previsto un investimento di 2,3 milioni di euro.
È stata poi la volta del Rio Ardenza, oggetto di una doppia verifica: la prima nella zona della foce dove sono in corso lavori di risagomatura e ampliamento della sezione con i lavori che dovrebbero concludersi entro la fine di aprile. Non è mancata infine la visita ai cantieri attivi nella parte alta del Rio, oltre il ponte di via Remota.
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