Di Sandro Lulli >>> E ora, caro Livorno, perdi la memoria, sì tutto d’un colpo perdila e sbuca dal sottopassaggio del “Picchi”, domani alle 16,30, senza ricordare che sei primo, hai sei punti di vantaggio, il miglior attacco e la migliore difesa. Dai, dimenticati che sei in fuga per la serie B e ti confronti con il Pontedera in fuga dai playout.
Azzera tutto, oppure, meglio, prova a indossare i panni dei granata di Maraia: fai finta che devi salvarti. E quindi gioca con quella determinazione, quella fame, quella rabbia, quella disperazione che poi, in fondo, hai nel Dna avendo vissuto per anni e anni nei campionati della “grande depressione”, in anni dove proprio contro squadre come il Pontedera dovevi fare i punti per evitare la retrocessione, con loro che in classifica erano messi meglio di te.
Sì, per favore, da ora in poi dimenticati definitivamente il primo posto e il +6 mettilo in banca, – come facevano i nostri nonni non appena riuscivano a mettersi da parte un gruzzoletto -, e tiralo fuori al momento opportuno, magari tra un mese e mezzo, perché ora è presto.
Ora, caro Livorno, proprio in questa sesta partita di ritorno devi resettare tutto ciò che hai fatto sinora e costruire daccapo un’altra classifica, un altro primato, tanto lo vedi da solo, i 20-25 punti che hai in più rispetto alle avversarie, in questo torneo non contano niente quando le affronti: è lotta senza quartiere in ogni zona del campo, lotta senza tregua centimetro dopo centimetro; gli arbitri per fare carriera fanno i duri con te e preferiscono non vedere un pallone al di là della linea di porta o un fuorigioco o, anche, un fallo da rigore a favore per far notare al designatore che hanno personalità, coraggio, che il fattore campo per loro non è tabù. E anche in trasferta fanno i duri, come a dire: “nessun favoritismo alla capolista…”. Vecchie storie, tutte vissute sulla tua pelle e su quella dei tifosi. E quanti arbitri a te (a noi) ostili hai visto poi promossi in B e in A?
Dunque, caro Livorno, ricorda che contro il Pontedera devi conquistare tre punti per “salvarti”: dunque fai tutto ciò che una squadra è costretta a fare per non scendere di categoria.
E so bene che sarà tutto più difficile perché potresti non disporre del bomber Vantaggiato, acciaccato (s’è fatto male a una caviglia in allenamento giovedì al Coni), non avrai Gasbarro e Murillo squalificati con già Maiorino, Pedrelli e Franco in via di guarigione. Però ci sono i nuovi, da Bresciani a Perico, da Manconi a Kabashi, eppoi c’è Montini (qualora davvero Vanta-gol, non ce la facesse) chiamato a far vedere davvero chi è perché qualità ne ha da vendere.
Credo, caro Livorno, che il tuo schema 4-2-3-1 sia stato spremuto sino in fondo e ormai anche troppo conosciuto ai tecnici avversari (che ti tolgono campo sugli esterni e fanno densità nel mezzo). Per cui, se non da questa gara, mi auguro che dopo la sosta – questa sì provvidenziale per recuperare tutti gli infortunati e i fuori forma, mentre quella di Natale fu deleteria per te che volavi che era un piacere – ad Arezzo (altra partitaccia, persino per tradizione) tu possa sfoggiare un abito nuovo. Per me saresti da “red carpet” con un bel 3-5-2 (o 3-5-1-1). Ma adesso vinci questa partita “da salvezza” e vedrai che dopo, più d’uno avrà modo di sorridere meno.
Lascia un commento