Torna anche quest’anno a Livorno Giocagin, la grande manifestazione nazionale targata UISP, pensata per unire i valori dello sport e della solidarietà.
Livorno ospiterà infatti , insieme ad altre 50 città italiane, la 31 edizione della grande Festa dello sport in programma per domenica 25 febbraio ( dalle 15 alle 19) all’impianto della Bastia. Sabato 24 febbraio la festa sarà anche alla Palestra Picchi di Rosignano.
In entrambe le occasioni, organizzate dal Comitato UISP delle Terre Etrusco-Labroniche, l’ingresso alla manifestazione avrà un prezzo simbolico di 5 euro e il ricavato sarà devoluto in beneficienza alla Fondazione Terre des Hommes.
La manifestazione si preannuncia come una vera invasione pacifica e colorata con circa 600 atleti pronti ad esibirsi in ben 15 discipline durante le due giornate in programma . Apertura in grande stile con la sfilata di tutte le società partecipanti accompagnate dal coro dei bambini; quindi via alle esibizioni delle discipline coinvolte, chiamate ciascuna a mostrare un saggio delle proprie attività. Ci saranno dimostrazioni di ginnastica, pattinaggio, anelli, zumba, bike trial, pallavolo, ginnastica artistica, gruppo burlesque, danza, gruppo canoro/corale, tango, balli di gruppo, gruppi A.F.A. (attività fisica adattata), ginnastica coreografica e scherma. Ce ne sarà quindi per tutti i gusti e per tutte le età: grandi e piccini insieme, sia tra il pubblico che in pista, perché l’obiettivo è trascorrere una giornata all’insegna del “divertimento in movimento” ma con un occhio di riguardo per l’impegno e la solidarietà.
Come detto l’incasso sarà devoluto alla Fondazione Terres des Hommes per aiutare i bambini siriani che si trovano in Libano in fuga dalla guerra e che vivono una condizione di grande precarietà. I fondi raccolti contribuiranno all’acquisto di un nuovo ludobus ( già lo scorso anno era stato acquistato con gli incassi di Giocagin un ludobus, attualmente operativo) che permetterà agli operatori della Fondazione di raggiungere anche i bambini che vivono nelle aree più remote garantendo loro il diritto al gioco e all’infanzia.
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