Esercizio abusivo della professione e presenza di lavoratrici in nero.
Con queste motivazioni un blitz congiunto fra Polizia Municipale (Polizia Commerciale), Ispettorato del Lavoro e Inail, ha portato alla chiusura, nella notte fra martedì 1 e mercoledì 2 ottobre, di un centro benessere gestito da cinesi sugli scali delle Ancore.
Nel centro, intorno a mezzanotte, sono state trovate tre massaggiatrici cinesi prive di requisiti professionali e non regolarizzate.
I gestori del centro sono stati sanzionati per una somma di 10 mila euro, da parte della Polizia Municipale, per l’esercizio abusivo dell’attività (in quanto la stessa è stata aperta in assenza di SCIA) e per la mancanza dei requisiti professionali: a queste sanzioni seguirà la chiusura dell’esercizio da parte dell’Amministrazione Comunale.
Per quanto riguarda il lavoro irregolare delle tre dipendenti, l’Ispettorato del Lavoro, oltre all’aspetto sanzionatorio di loro competenza, ha disposto la chiusura dell’attività, fino a che la multa non sarà stata pagata e saranno state regolarizzate le posizioni delle dipendenti.
L’intervento fa seguito a controlli svolti in precedenza dall’ufficio Controllo Commercio della Polizia Municipale (responsabile l’ispettore Claudia Desideri), relativi anche al mancato rispetto degli orari previsti per legge.
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