Sistemazione alternativa per tutte le persone rimaste senza un tetto. Una famiglia in graduatoria ha ottenuto l’alloggio Erp.
A seguito dell’occupazione abusiva dell’immobile Usl in via S. Gaetano, il Comune fa sapere che i locali dell’immobile sono stati sgomberati questa mattina e le persone coinvolte, a partire da questa notte, avranno un tetto sopra la testa, fatta eccezione per due stranieri senza permesso di soggiorno che sono stati presi in carico dalla Questura.
Il Comune è infatti intervenuto con l’ufficio casa e i servizi sociali e ha trovato una sistemazione alternativa per tutti.
Le quattro famiglie con 8 minori a carico passeranno le prossime 7 notti in albergo, dopodiché andrà trovata una soluzione definitiva.
Sette giorni di albergazione anche per altre tre persone e per una coppia senza figli, mentre la coppia di anziani è stata accolta per i prossimi tre giorni dall’associazione “La Casa” di Quercianella. Dopodichè i due coniugi rientreranno nell’alloggio Erp di cui sono titolari e che hanno abbandonato nei mesi scorsi per lasciarlo al figlio.
L’ultimo caso riguarda invece una famiglia che proprio ieri ha ottenuto dall’ufficio casa le chiavi dell’alloggio erp cui hanno diritto avendo regolarmente scalato la graduatoria.
“Questa è la prova – commenta l’assessore al Sociale del Comune di Livorno, Leonardo Apolloni – che l’ufficio casa funziona e che, seppur lentamente, stiamo riuscendo a far scorrere le graduatorie. Per questo motivo è fondamentale che tutte le persone che si trovano in una condizione di difficoltà si rivolgano al Comune e seguano i percorsi legittimi. Solo in questo modo si può sperare verosimilmente di ottenere un alloggio popolare in tempi ragionevoli. Occupare, al contrario, non è una soluzione”.
“L’immobile di via San Gaetano non è di proprietà del Comune di Livorno – conclude l’assessore – che è stato coinvolto soltanto per fornire un’assistenza alle persone in difficoltà, e in parte ci siamo riusciti. Se nessuno stanotte dormirà in strada è tutto merito del Comune e delle persone che lavorano all’ufficio casa. Per ora si tratta di soluzioni transitorie ma continueremo a lavorare per trovare a queste persone una soluzione definitiva, in particolare alle famiglie con minori”.
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