Entro la fine del mese avranno inizio i lavori per la realizzazione del raccordo ferroviarioche entro quattro anni trasferirà dalla strada alla rotaia il trasporto di armi e munizioni verso i depositi della base militare statunitense di Camp Darby. L’inizio dei lavori era originariamente previsto per il 29 agosto, ma è slittato di qualche giorno, quando i mezzi e gli operai della ditta Cimolai, società di Pordenone che si è aggiudicata l’appalto da circa 40 milioni di dollari, inizieranno l’intervento di taglio di 937 alberi che dovranno far posto alle infrastrutture previste dal progetto per trasferire su rotaia il trasporto delle merci e dei carichi di armi e munizioni diretti alla base USA. L’abbattimento degli alberi, molti dei quali hanno raggiunto il termine naturale di vita ed erano già stati inseriti in un piano di tagli, è il primo passo per concretizzare il progetto, ritenuto strategico per «la salute dell’uomo e la pubblica sicurezza», che prevede la costruzione di un nuovo raccordo ferroviario lungo circa 2,5 chilometri e la realizzazione di un ponte girevole sul Canale dei Navicelli. Il nuovo raccordo si staccherà dalla piccola stazione di Tombolo, raggiungerà prima la cosiddetta Livorno Training Area (Lta), l’area di addestramento di Camp Darby, e poi si dirigerà verso il Canale dei Navicelli attraversandolo su un ponte girevole in acciaio con un altro piccolo ponte fisso che sarà costruito all’interno della base.Il raccordo è a singolo binario e successivamente raddoppia o triplica per mezzo di scambio con una larghezza del piano che varia dai 9 ai 27 metri. È previsto il transito di sei convogli all’anno, ma «in condizioni contingenti – specifica il progetto – potrebbe essere necessario il transito dei convogli al massimo due volte al giorno, nell’arco di due mesi». La nuova tratta arriverà fino a un nuovo terminal di carico e scarico che comprenderà quattro binari lunghi 175 metri e in grado di accogliere nove carri per binario. “Movimentatori per container” preleveranno i carichi trasportati dai treni e li trasferiranno su tir e camion per essere poi trasportati nella cosiddetta Ammunition Storage Area, la zona interna del Campo che ospita le riserve. È Prevista anche la realizzazione di un secondo terminal che sarà adibito alle operazioni di verifica ed ispezione dei carri sospetti. Per ovviare alle prevedibili proteste di cittadini e ambientalisti, gli Stati Uniti hanno incrementato le misure compensative chieste dall’Ente Parco e stanziando oltre due milioni di euro per la piantumazione di 5.727 nuovi alberi a fronte del taglio di 937 piante, la demolizione di 63 edifici non più utilizzati e lo smantellamento di zone cementificate che saranno riconvertite in verde per un totale di 17 nuovi ettari “naturali”.
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