“Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Magna di Guasticce che, di fronte al calo delle commesse da parte di alcune Case automobilistiche (in prevalenza di Fiat Crysler / FCA), per scongiurare il licenziamento di personale in esubero, dovranno fare ricorso al contratto di solidarietà, assumendo su di sé un sacrificio in termini di orario di lavoro e di salario per un periodo di tempo che, allo stato delle cose, non si configura come breve”.
La Magna è una Unità produttiva che realizza componenti per il mercato dell’automobile. Le sue prospettive dipendono, quindi, sia dalle dinamiche del mercato automobilistico, sia dalle proprie capacità competitive.
L’accordo definito tra l’Azienda, la RSU e le organizzazioni sindacali di categoria, data la situazione oggettiva di riduzione dei volumi produttivi, permette di gestire nel miglior modo possibile una situazione difficile, per il superamento della quale occorre l’impegno di più soggetti, oltre ad un miglioramento del mercato complessivo del settore automobilistico.
La Magna (multinazionale canadese) è una delle più importanti Aziende manifatturiere dell’area livornese, con le sue produzioni qualificate e con circa 540 dipendenti con un’alta percentuale femminile. Negli ultimi anni ha confermato un ruolo importante nel settore della componentistica auto. Insieme alla Pierburg di Livorno e alla Continental di Fauglia costituisce, nei fatti, un polo della componentistica auto in sede locale. La presenza di questo settore, dopo le chiusure prima della Delphi e poi della TRW, si è sensibilmente indebolita restando, tuttavia, rilevante e significativa. Non solo non è ammissibile scendere sotto i livelli di presenza raggiunti, ma diventa necessaria una nuova fase di consolidamento e di crescita. Per Magna questo possibile sviluppo passa, prima di tutto, da un forte impegno nel campo della ricerca e dell’innovazione di processo e di prodotto.
“La Regione Toscana già da tempo si è mossa e continua a muoversi nella direzione giusta a sostegno delle imprese che vogliono innovare. Ma, oltre alla Regione, è necessario anche un impegno nazionale più forte nella messa in campo di politiche industriali di indirizzo e di orientamento che favoriscano l’innovazione, l’occupazione e le capacità produttive sia del settore automobilistico in senso generale, sia nel comparto della componentistica auto. Fino a oggi dobbiamo constatare che il nuovo Governo nazionale ha dimostrato scarsa sensibilità e attenzione sul tema della crescita industriale. Ci auguriamo, pertanto, che questi limiti vengano rapidamente superati adottando le misure necessarie e valorizzando le leggi e i programmi approvati nella passata legislatura (tra cui il Piano nazionale Industria 4.0 finalizzato all’innovazione tecnologica)”.
L’area livornese, con le sue infrastrutture logistiche e di trasporto (Porto, Centro interportuale, vie di comunicazione stradale e ferroviaria, servizi) offre condizioni ottimali per il consolidamento del manifatturiero esistente e per la nascita di nuove imprese.
La componentistica auto potrà quindi restare, superata l’attuale fase di crisi delle commesse di lavoro, un asset centrale di una politica di sviluppo solido e duraturo.
“Il PD, conclude il comunicato a firma di Alberto Brilli (responsabile lavoro e sviluppo Pd comunale), si impegna a seguire con attenzione l’evoluzione della situazione, a coinvolgere i livelli regionali di responsabilità e ad assumere le iniziative ritenute utili e necessarie”.
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