l Comune di Livorno ha pubblicato oggi l’avviso di manifestazioni d’interesse dedicato a start up e spin off innovativi che vorranno insediarsi negli spazi della Dogana dell’Acqua adibiti a incubatore d’impresa: una grande area open space di 191,80 mq al piano terra della struttura, con due sale riunioni di supporto, poste al primo piano. Le imprese interessate hanno tempo fino al 12 dicembre alle ore 11 per presentare la propria domanda, in modalità telematica, attraverso il Sistema Telematico Acquisti Regionale della Toscana (START), https://start.toscana.it. L’opportunità è stata presentata oggi presso i locali di Dogana dell’Acqua dall’assessora allo sviluppo economico del Comune di Livorno, Francesca Martini, e dalla dirigente del settore finanziamenti e fondi comunitari, Rossana Biagioni.
“La Dogana dell’Acqua è la seconda sede operativa cittadina del Polo della logistica e delle alte tecnologie. Con questo bando vogliamo coinvolgere in questo progetto di grande valore alcune realtà start up o spin off che hanno scelto la stessa strada vincente: quella dell’innovazione” ha dichiarato Francesca Martini.
“A questo requisito determinante abbiamo voluto unire però anche la solidità del progetto d’impresa – precisa l’assessora allo sviluppo economico -. Per questo la capacità di creare occupazione e sviluppo avrà il peso maggiore nell’assegnazione del punteggio finale che determinerà la graduatoria”.
“L’incubatore si inserisce infatti nel nostro percorso mirato al favorire per Livorno uno sviluppo economico vincente e capace di generare posti di lavoro di qualità. Un punto fermo, questo, che abbiamo voluto dentro l’accordo di programma, che a breve avrà un altro momento importante: la pubblicazione dei bandi per protocollo di insediamento urbano, con un importo stanziato di un milione e 600 mila euro, cui si sommeranno i voucher innovazione per altri 400mila euro” ha concluso Francesca Martini.
“Il nostro avviso di manifestazione d’interesse per gli spazi di Dogana dell’Acqua prevede delle condizioni vantaggiose anche in termini economici – ha chiarito Rossana Biagioni, dirigente comunale del settore finanziamenti e fondi comunitari -. Qualora risultasse vincente un’unica impresa avrà infatti l’intero utilizzo dell’open space e l’uso delle due sale riunioni per una spesa annua di sole 2000 euro, da corrispondere come canone di concessione demaniale all’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale. In caso invece di vittoria di più start-up e/o spin off l’importo scenderà a 1250 euro l’anno, il minimo da regolamento”.
“L’attività di incubazione, che durerà 36 mesi e sarà rinnovabile per altri 24 se lo richiederà il piano imprenditoriale, sarà favorita dalla vicinanza con i Centri di ricerca già insediati nel Polo, che abbiamo voluto coinvolgere anche nella commissione valutatrice. Sarà formata infatti da tre membri nominati dal Comune che saranno affiancati da un esperto designato da ciascun Centro di ricerca aderente al Polo” ha concluso Biagioni.
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