di Sandro Lulli >>> L’ho sentito sereno Aldo Spinelli, tuttavia su alcuni punti s’è morso la lingua, era perplesso per l’impiego del centrale Dainelli e anche per una tattica, per quanto ordinata, sin troppo prudente perché ha visto lo schieramento amaranto col baricentro un po’ basso. “A parte il fatto che abbiamo preso il primo gol in maniera ingenua con Torregrossa che non avrebbe mai dovuto colpire di testa in mezzo a Bogdan e Dainelli, avrei voluto vedere un Livorno col baricentro più alto e anche più aggressivo. E’ vero, non abbiamo giocato male, tuttavia occorre più determinazione e rabbia agonistica. E siccome dovremo costruire la salvezza nella quale credo ancora tra le mura amiche contro il Foggia aspetto di vedere la squadra messa in campo nello schema e negli uomini come serve per ottenere tre punti altrimenti entro io in azione…”.
Elogi ai giocatori
Sciu Aldo è rimasto favorevolmente colpito da alcune prestazioni. “Molto bravo Gasbarro: ha coperto bene e si è disimpegnato altrettanto bene; Valiani strepitoso sulla destra; mi è piaciuto anche Diamanti, la sua qualità emerge sempre. Eppoi non male il nostro centrocampo, tuttavia ci servono gli inserimenti e i tiri da distanza. Dimenticavo: è entrato in partita subito anche Maicon. Non appena inserito ha creato problemi ai difensori di sinistra del Brescia. E lo stesso ha fatto Maiorino, un altro che ha colpi e qualità da sfruttare”.
Vendita della società
Sul tavolo resta la trattativa per la cessione della società. “Mirco Peiani mi ha ribadito che entro dicembre è certo di mettere assieme un gruppo capace di trattare l’acquisto del Livorno e io gli credo e lo aspetto”, spiega Sciu Aldo. Che aggiunge: “Si sta impegnando, lavora tanto sia per la società che sul fronte della eventuale cordata. Mi dispiacerebbe, soprattutto per lui, che qualcuno che gli ha dato la parola poi si tirasse indietro. Io ho avuto tante delusioni in passato e continuo ad averne, tuttavia a ciò che mi ha assicurato Peiani credo. E quindi gli concedo tutto il tempo che vuole”. Poi Aldo Spinelli ribadisce: “Terrò sempre fede a una promessa ormai fatta da anni: non darò mai le chiavi della società a chi so non avere i requisiti per portare avanti una società come il Livorno, quindi aspetto Mirco Peiani e lontano da me avidi affaristi e cialtroni vari che quasi quotidianamente si fanno vivi”.
Vuole salvare la categoria
Aldo Spinelli conclude: “Sto cercando di lasciare la società in mani sicure perché esigo che venga amministrata in maniera corretta come ho fatto io per quasi vent’anni. Nel frattempo farò tutto il possibile affinché si mantenga la serie B. Nella salvezza, anche dopo questa sconfitta di Brescia, credo ancora, e continuerò a lottare e dare il massimo nonostante sia dietro le quinte”.
1 Comment
Steve
2 Dicembre 2018 at 22:40Abbiamo i centrali bravi e facciamo giocare dainelli ex bravo ma adesso passato e lo straniero che ….. usiamo la testa