Sono stati giorni caldi in porto gli ultimi del 2018. Un’interrogazione parlamentare è stata avviata sul contestato accosto della motonave Msc Cristiana carica di auto provenienti dal nord Europa. L’armatore Grimaldi aveva chiesto l’utilizzo dell’accosto 42 del molo Italia, ma la Capitaneria lo aveva negato in base alle norme vigenti, secondo le quali chi ha una o più banchine in concessione – e Grimaldi è terminalista dell’impresa Sintermar – non può chiedere ulteriori accosti pubblici.
Dopo la secca risposta della Capitaneria è seguita una lunga trafila di comunicazioni tra il quartier generale della Grimaldi a Napoli, la sua agenzia labronica Ghianda e la Capitaneria di porto.
Interpellato anche il ministero dei trasporti e l’ente regionale per cercare una soluzione risolutiva. Quando poi la Capitaneria ha ventilato l’ipotesi di dirottare la nave in un altro porto è scoppiato il “Putiferio”: oltre trenta parlamentari di Forza Italia – guidati dall’onorevole Mulé – hanno attaccato sia il comandante del porto sia l’autorità marittima di sistema, accusandoli di non adoperarsi abbastanza per favorire il lavoro portuale.
La situazione si è poi risolta nella giornata di lunedi quando, dopo ulteriori scambi di comunicazioni, si è giunti ad un accordo con la Cilp, l’impresa dei portuali, affinchè quest’ultima si prendesse carico della gestione delle operazioni di sbarco delle auto, nelle aree in loro concessione in prossinità dell’accosto pubblico in Darsena Toscana sponda est. Qui la nave ha attraccato alle 10,30 del mattino e terminato le operazioni intorno alle 18 del pomeriggio.
La vicenda ha rianimato la diatriba Grimaldi/Onorato che da tempo coinvolge il porto dei ro/ro e dei ro/pax. Uno scontro derivato dalla crescita esponenziale di questo traffico sul nostro porto, che vede protagonisti due dei principali armatori del settore, il gruppo Grimaldi e Onorato.
L’Autorità marittima e l’Autorità portuale sono finiti più volte sotto le accuse dei diretti interessati ma anche delle rappresentanze degli operatori portuali e ultimamente dei gruppi parlamentari. La scelta dell’Autorità portuale di concedere a Grimaldi la possibilità di allestire una struttura mobile per i passeggeri delle sue navi, ha provocato l’intervento dell’Autorità marittima che ha sequestrato gli impianti e fatto intervenire la Procura della Repubblica. L’iniziativa dell’Autorità portuale aveva già contrariato il gruppo Onorato che l’aveva accusata di non aver rispettato le norme sulla gestione unica del traffico passeggeri in concessione alla Porto 2000.
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