Amedeo Modigliani, genio incompreso e ‘manipolato’ tra gli Stati Uniti e l’Italia per validare falsi d’autore da inviare nelle mostre di mezzo mondo. La procura di Genova e i carabinieri del nucleo tutela del patrimonio di Roma avrebbe scoperto la ‘triangolazione’ tra Roma, New York e Lugano che da vent’anni inserisce copie di Modì in mostre prestigiose, consentendo l’acquisto a collezionisti poco ferrati. “Sono oltre 30 anni che mi batto contro i falsi Modigliani che escono in continuazione fin dagli anni Ottanta – spiega Carlo Pepi, critico d’arte profondo conoscitore della storia dell’artista – Anche le Istituzioni che avrebbero dovuto aiutarmi si schierarono contro finendo anche per processarmi e lasciando impunemente che i falsari imperversassero”. Pepi fece partire la denuncia a primavera 2017, a mostra in corso, dopo la denuncia del critico Carlo Pepi, e fra i testimoni-chiave viene individuato l’esperto francese Marc Restellini. Nell’inchiesta sarebbe coinvolta anche Mondo Mostre Skira, uno dei principali organizzatori di mostre.
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