L’amministrazione comunale ha lanciato oggi l’Avviso per la presentazione di proposte a sostegno della candidatura di Livorno al Bando MiBAC,“Capitale Italiana della cultura”, anno 2021. Il bando “Livornine 5.0”, dai cinque elementi richiamati come linee della candidatura (fuoco, aria, acqua, terra e etere), è aperto a soggetti tra loro raggruppati, coordinati o comunque in rete tra loro, senza limiti di qualificazione giuridica, età e nazionalità.
Le proposte progettuali dovranno pervenire entro il 24 maggio alle ore 24 e dovranno riguardare idee progettuali da realizzare nel periodo temporale tra il 1 ottobre 2019 e il 31 dicembre 2021. Due le macrotipologie di proposte ammissibili: la valorizzazione di progetti in essere o la creazione di nuove iniziative.
I contributi pervenuti all’amministrazione entro il 24 maggio 2019 saranno a disposizione del gruppo di lavoro incaricato di redigere il dossier per la candidatura. Quest’ultimo valuterà le proposte in relazione ad alcuni criteri generali tra i quali la coerenza con gli obiettivi generali della candidatura, l’innovatività e la capacità di implementare ed arricchire esperienze già positivamente avviate nella città, oltre alla capacità di coinvolgere istituzioni culturali a livello nazionale ed internazionale e di produrre durevoli effetti moltiplicatori sotto il profilo culturale economico ed occupazionale.
“Non faremo una graduatoria, vogliamo avviare un processo di collaborazione con i soggetti che parteciperanno. Le idee e proposte saranno accettate e negoziate, con una fase di discussione e arricchimento al fine di trovare forme di coordinamento e sinergia. Questo per dare un senso unitario al percorso” ha dichiarato Antonio Bertelli, dirigente comunale e responsabile del gruppo di lavoro per la candidatura di Livorno a Capitale italiana della cultura.
Al termine del percorso negoziale sarà quindi decisa la distribuzione dei 500mila euro dedicati dal Comune di Livorno all’Avviso pubblico.
“Se dovessimo scrivere oggi le leggi livornine, con lo stesso intento dei Granduchi, rapportato però alle sfide del ventunesimo secolo, quali parole, quali progetti, che tipo di energie dovremmo attivare? L’avviso che pubblichiamo è volto a chiedere un contributo in relazione a questa domanda e all’idea sopra delineata che ne sta alla base” ha aggiunto Bertelli.
“Per questo ci rivolgiamo, nel modo più aperto e trasparente a tutti i soggetti, associazioni, operatori economici, singoli cittadini. Chiediamo di proporci come poter utilizzare la leva culturale per generare coesione sociale, integrazione senza conflitti, creatività, innovazione, crescita e infine sviluppo economico e benessere individuale e collettivo” così Marco Leone, direttore della Fondazione Goldoni e membro del gruppo di lavoro per la candidatura di Livorno a Capitale italiana della cultura.
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