C’è tensione tra gli operai dell’indotto Eni. I datori di lavoro delle imprese appaltatrici hanno chiesto ai loro dipendenti di presentarsi al lavoro nella giornata del primo maggio. I sindacati hanno subito condannato l’iniziativa intrapresa, al punto che domani mattina dalle 5 alle 8 davanti all’ingresso della raffineria Eni ci sarà un picchetto per protestare contro la decisione delle imprese appaltatrici di lavorare su richiesta del committente Eni nella giornata del 1 maggio. “Nessuna emergenza giustifica questo tipo di decisione” dichiara Luca Tamberi, coordinatore delle rsu Fiom nelle imprese d’appalto in raffineria.
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