“La città di Livorno, con il suo porto, è aperta, la Sea Watch può approdare qua! Livorno è la città delle Nazioni, democratica e tollerante , per definizione e per nascita. Il mare non è un confine, ma apertura e accoglienza.#Restiamoumani”
Questa la presa di posizione del sindaco di Livorno Luca Salvetti, pubblicata nel tardo pomeriggio di ieri nella pagina istituzionale su facebook, mossa dalla consapevolezza che chi è in mare, in una situazione a rischio, deve essere salvato.
“E’ doveroso”, ha dichiarato il sindaco Salvetti, “che una città come Livorno, sia disponibile all’accoglienza. Qui si tratta di rapportarsi ad una situazione di emergenza . L’ashtag restiamoumani nel post ci deve far pensare. Ho fatto il marinaio in Capitaneria e so perfettamente chi può entrare in porto. La mia dichiarazione politica è espressione della gente comune che deve riscoprire i valori dell’accoglienza, la politica si fa smuovendo le coscienze. Il sistema di ospitalità è ampio e non può essere gestito da un solo comune. A questo proposito il sindaco di Firenze, Dario Nardella, mi ha telefonato mettendosi a disposizione per un aiuto e per l’accoglienza dei 42 migranti della Sea Watch”.
Ringraziamenti sono pervenuti dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha condiviso il post del sindaco Salvetti con il commento “Sono semplicemente felice, grazie sindaco di Livorno”.
Le associazioni di promozione sociale e solidarietà livornesi hanno espresso apprezzamento e sostegno.
Suor Raffaella Spiezio, presidente di Caritas Livorno, è addirittura andata oltre al sostegno formale. La Caritas livornese mette a disposizione la propria struttura per l’accoglienza delle 42 persone trasportate dalla nave umanitaria, guidata dalla capitana tedesca Carola Rackete.
Anche la comunità di Sant’Egidio ha dato il proprio appoggio alla presa di posizione di ieri, così come la Misericordia e l’SVS che risponderà a tutte le necessità che rientrano nella mission dell’associazione come aiuto, soccorso ed accoglienza. .
Marco Solimano, presidente di Arci, ha apprezzato la dichiarazione del sindaco.
“L’apertura dei porti”, ha detto Solimano, “è chiaramente un atto simbolico, ma importante per la nostra città da sempre esempio di solidarietà. Come Arci cercheremo di costruire una rete per dare continuità e significato a questa presa di posizione e proseguiremo nella lotta contro le politiche restrittive e razziste del governo nazionale”.
Il gruppo consiliare Pd livornese, si è unito al sindaco Salvetti, nell’affermare con convinzione che Livorno è città aperta e può accogliere la Sea Watch.
Il porto di Livorno deve continuare ad essere approdo.
Anche Buongiorno Livorno, in una nota pubblica, condivide e apprezza il gesto del sindaco Salvetti e si augura che “si cominci a promuovere e sostenere, anche nella nostra città”, si legge nel comunicato, “forme di accoglienza e di convivenza organizzate”.
Non tarda ad arrivare la replica della “Lega”, per voce di Costanza Vaccaro, la consigliere comunale eletta con maggior preferenze tra i consiglieri entranti:
“Dalla padella, alla brace. Speravamo proprio di non essere costretti a rivedere un vecchio film dalla trama ridicola e dall’epilogo imbarazzante, come quando Nogarin si dichiarava pronto ad aprire il porto di Livorno alla nave Acquarius con un post pubblicato che poi ha dovuto subito rimuovere.
Il Sindaco del Pd Salvetti – continua Vaccaro- dopo che a Livorno Arci e cooperative varie, hanno disertato i bandi e chiuso i centri d’accoglienza ritenuti non più convenienti col decreto Salvini, pensa di invitare la Sea Watch ad approdare a Livorno. Forse crede ancora che la città vada ‘ripopolata’ come ai tempi delle leggi livornine?
Caro Salvetti, la risibile strumentalità della tua manifestazione d’intenti (poiché –come dovresti sapere- un sindaco non ha il potere di concedere l’accesso ad un porto), dimostra quanto il PD e la sinistra non abbiano chiaro che Livorno scoppia di disoccupazione, di problemi di sicurezza, di disagi e di mancanza di fondi!
Noi restiamo dalla parte della legalità e non c’è bisogno di essere dei geni per comprendere che a meno sbarchi corrispondono meno partenze, meno morti in mare e più soldi pubblici risparmiati che non finiscono nel business dei migranti e dei trafficanti di morte.
1 Comment
roberto
30 Giugno 2019 at 8:18Buongiorno Salvetti, volevo rinnovare il permesso di pesca a banchina con canna e lenza, ora la competenza è del comune?