Dopo numerosi servizi di controllo del territorio e di monitoraggio continuo in piazza Garibaldi sono state seguite due misure di custodia cautelare in carcere a carico di due cittadini marocchini. Sequestrati inoltre circa 2.000 Euro in banconote di piccolo taglio ed un telefono cellulare iPhone XS compendio di furto.
Nei giorni scorsi la Questura di Livorno, attraverso personale della Squadra Mobile ( 4^ Sezione Antidroga), ha dato esecuzione a due custodie cautelari in carcere disposte dal GIP del Tribunale di Livorno, su richiesta del P.M. Dott.ssa E. Mancusi.
I destinatari di tali misure, N.A. e J.Y., entrambi del 1997, sono cittadini extracomunitari, di origine marocchina, già da alcuni anni sul territorio nazionale, regolarizzati per motivi familiari e per richiesta asilo politico, dediti in maniera esclusiva allo spaccio di sostanze stupefacenti nel centro di Livorno.
In particolare i luoghi dello spaccio, utilizzati dai due in concorso, erano sempre P.zza della Repubblica, Piazza Garibaldi e Piazza XX Settembre.
È stato infatti il discreto ma continuo monitoraggio della situazione di P.zza Garibaldi, sollecitata dai cittadini e recepita dal Questore di Livorno, che ha permesso di individuare i due soggetti stranieri che detenevano il monopolio dello spaccio in tali piazze. L’attività investigativa tradizionale, effettuata dal personale della Squadra Mobile con servizi di osservazione e pedinamenti e supportata anche da attività tecnica, ha permesso di ricostruire la rete di contatti che i due intrattenevano con i giovani clienti italiani, assuntori, provenienti anche dalla provincia di Livorno per l’acquisto della droga, in particolare cocaina. Il linguaggio usato dagli spacciatori e dagli acquirenti durante le telefonate, proprio per accordarsi sul luogo dell’incontro e sul quantitativo da scambiare, era mascherato con l’uso di parole concordate e prestabilite per non far comprendere ad eventuali “ascoltatori” l’accordo per lo scambio di droga.
Numerosi sono stati i riscontri ottenuti dal capillare lavoro degli investigatori della Sezione Antidroga, a dimostrazione delle singole cessioni dello stupefacente, tanto da permettere all’A.G. di emettere le misure cautelari personali della custodia in carcere.
Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare è stata disposta dal P.M. titolare dell’indagine la perquisizione domiciliare, che ha permesso di acclarare la loro illecita attività di spaccio, essendo stata rinvenuta all’interno dell’abitazione della sostanza stupefacente già confezionata e materiale usato per la preparazione ed il confezionamento delle singole dosi da spacciare sul mercato cittadino.
Sono stati sequestrati inoltre circa 2.000 Euro in banconote di piccolo taglio, provento dell’attività delittuosa, oltre che un telefono cellulare iPhone XS compendio di furto, per il quale sono stati indagati entrambi per ricettazione ed una patente di guida intestata ad un soggetto italiano, che ne aveva denunciato lo smarrimento.
J.Y. era già stato tratto in arresto pochi mesi fa dallo stesso personale della Squadra Mobile, poiché colto nella flagranza di reato di cessione di sostanza stupefacente, a seguito del quale era stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Livorno con divieto di uscire dal domicilio dalle ore 21.00 alle successive ore 07.00.
I due marocchini sono stati rintracciati da questo personale mentre si allenavano in una palestra del centro cittadino e, condotti negli Uffici della squadra Mobile per gli atti di rito, sono poi stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Livorno a disposizione dell’A.G.
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