“Comprendiamo la paura di Salvetti e di Raspanti di fronte all’imminente eventualità dello sgombero della Torre della Cigna. Riteniamo però che sul tema della casa siano già state fatte delle scelte ben poco ponderate.” – Così la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Stella Sorgente – “Inoltre la Giunta Salvetti ha trovato in eredità molti “tesoretti” da poter spendere, sia per quanto riguarda la spesa corrente che per gli investimenti: occorre utilizzare queste risorse in modo oculato, tenendo sempre di conto che possono verificarsi delle emergenze.
Concordiamo che la gradualità di un’operazione del genere sia la scelta più oculata: questo modus operandi infatti è stato messo in piedi dalla precedente Amministrazione. Occorre proseguire, senza dubbi, per quella strada. Il Consigliere Igor Nencioni – prosegue la capogruppo – ha sollevato la questione in Consiglio comunale e il Sindaco Salvetti ha risposto in modo piuttosto vago, facendo intendere da un certo punto di vista che l’immobile è pericoloso e che pertanto andrebbe liberato e, da un altro, che ci si sta muovendo in tal senso, ma che non si sarebbe in grado di liberarlo adesso, perché c’è da gestire lo sgombero della Chiccaia. La questione va affrontata in modo sistemico.
La situazione della Cigna – precisa Stella Sorgente – è diversa da quella del Picchetto (che la precedente Amministrazione ha affrontato, senza che si sia verificato alcun problema) perchè, rispetto a quest’ultimo, all’interno della Torre ci sono molte più persone che hanno titolo ad avere un alloggio popolare o ad essere collocati in emergenza abitativa. Come dichiara anche Asia-Usb Livorno, negli ultimi 3 anni e mezzo si è dimezzato il numero delle persone che vivono in quell’immobile. Questo è dovuto al fatto che molti hanno avuto diritto ad un alloggio regolare, perché c’è stato un grande lavoro in sinergia fra Ufficio Casa e Casalp. Inoltre abbiamo avviato una procedura massiva per la lotta contro la morosità colpevole, ovvero a quelle persone che sarebbero economicamente in grado di pagare un canone Erp, ma semplicemente non lo fanno: noi abbiamo iniziato a dire a questi soggetti che, o pagano il dovuto, oppure sono costretti a lasciare la casa ingiustamente occupata. Più volte abbiamo sollecitato la nuova Giunta ad affrontare, altrettanto massivamente, il problema delle morosità colpevoli e questo serve anche per velocizzare il cosiddetto processo di “gradualità”.
Il fatto però che sia stata decapitata Casalp, rimuovendo la Presidente Soriani nel mese di agosto, senza neanche un passaggio di consegne con il nuovo Presidente, il quale non detiene deleghe operative, è un’azione che senza dubbio va a rallentare un processo che doveva andare avanti senza indugio. Inoltre si è dichiarato che si andrà a nominare un direttore generale (che andrebbe a svolgere molte funzioni di cui si occupava la Soriani), ma questa persona ancora non c’è, lasciando l’azienda in un pericoloso stallo che non ci si può permettere, specie in una situazione come questa.
Vorremmo sapere poi a che punto sia il tanto annunciato bando regionale per acquistare immobili privati: se andrà in porto potrà essere uno strumento per affrontare una parte del problema. Auspicando che la questione si possa risolvere in altri modi e non con uno sgombero imminente (che l’Amministrazione si dichiara “non in grado” di gestire) riteniamo opportuno che debbano essere spese meglio ed in modo oculato le risorse lasciate in eredità dalla precedente Giunta e che erano disponibili in bilancio.
Era davvero prioritario assumere subito un direttore generale lautamente pagato e festeggiare la fine di Effetto Venezia con mirabolanti e costosi fuochi d’artificio? Noi crediamo che le priorità siano altre. Il diritto alla casa è una delle più urgenti.
Per questo – conclude la capogruppo – ci dichiariamo disponibili a votare favorevolmente ad eventuali variazioni di bilancio sul tema della Torre della Cigna, se ce ne fosse un urgente bisogno.”
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