E’ stato condannato dal tribunale di Livorno ad un anno di reclusione, imprenditore livornese di 71 anni. L’accusa è “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte”. Già conosciuto per altre condanne (reati tributari e fallimenti di strutture turistiche e immobiliari sulla costa degli Etruschi), l’uomo, appassionato di auto di lusso, al fine di eludere il fisco, aveva simulato la vendita di un costoso Suv (cilindrata superiore a 6000 cm3) al prezzo simbolico di 500 euro. La vettura, del valore di decine di migliaia di euro, tuttavia era stata colpita da fermo amministrativo.
L’acquirente del Suv risultava una società di “comodo”, rappresentata da un livornese di 52 anni. L’atto di vendita era stato artefatto all’insaputa dell’effettivo amministratore della società acquirente, mediante la falsificazione della sua firma e l’utilizzo dei suoi ex documenti personali.
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