“Le grandi concentrazioni dei gruppi armatoriali scese a terra acquisendo terminal hanno determinato condizioni di mercato sfavorevoli per le imprese locali. Il sintomo più evidente è il crollo dei turni di avviamento per i lavoratori di Alp, unico soggetto autorizzato (art.17 legge 84/94) alla fornitura di prestazioni temporanee per le imprese portuali.
I lavoratori articolo 17 ricoprono un ruolo fondamentale nel sistema portuale italiano: essi infatti consentono di gestire i picchi di volume di traffico generati anche dal fenomeno del gigantismo navale.
La Filt-Cgil punta però anche il dito contro le imprese che utilizzano contratti al limite del consentito per abbassare il costo del lavoro al fine di soddisfare le richieste degli armatori. Una delle conseguenze dirette di questa tendenza è infatti l’assottigliamento dei turni lavorati dal personale Alp. Senza contare il conseguente aumento di costi pubblici: i lavoratori art.17 non avviati hanno infatti diritto a un’indennità di mancato avviamento pagata da fondi statali.
Oggi stanno pagando i lavorati di Alp ma se le imprese continueranno a competere slealmente sul costo del lavoro sarà l’intero sistema portuale a subire le conseguenze altamente negative di questa condotta spregiudicata. Chiediamo dunque alle autorità competenti di far garantire il rispetto delle regole e fermare la guerra delle banchine:a pagare infatti sono sempre i lavoratori”.
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