Inizia nel modo migliore il cartellone lirico del teatro “Goldoni”; nel weekend è infatti andata in scena una doppia rappresentazione del capolavoro di Pietro Mascagni “La Cavalleria rusticana”. Tratta dalla omonima novella del grande Giovanni Verga, l’opera tornava sul palcoscenico del prestigioso teatro labronico dopo quattro anni ed ha entusiasmato il folto pubblico presente, estasiato dalle incomparabili voci dei protagonisti, dirette in modo impeccabile dal direttore Daniele Agiman.
Un viaggio, quello pensato per lo spettatore, che si dipana tra passione, fede e pregiudizio, perfetto per conoscere la società matriarcale del Sud Italia dell’epoca, guidato da una forte personalità femminile. Il tutto in una stupenda scenografia che ha accompagnato passo dopo passo lo spettatore verso la tragedia finale che chiude la rappresentazione, con la morte del protagonista, Turiddu, magistralmente interpretato, nelle due giornate, da Aquiles Machado e Rosolino Claudio Cardile.
Ovvi, scontati e meritati gli applausi a fine rappresentazione del pubblico presente, che aveva omaggiato anche la prima parte del dittico proposto dal cartellone; prima del capolavoro mascaniano, infatti, era andata in scena anche “Suor Angelica” di Giacomo Puccini, altra pietra miliare della nostra lirica. Insomma, una gran bella serata, inizio ideale di una cartellone lirico sopraffino che continuerà sabato 23 novembre, con replica nel pomeriggio successivo, con una autentica chicca: dopo tempo immemorabile, l’unica rappresentazione fa data al lontanissimo 1823, torna in terra labronica il capolavoro di Mozart “Le nozze di Figaro”, un appuntamento davvero da non perdere.
di Alessandro Guerrieri
foto di Augusto Bizzi
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