Breda fa rima con preda. E’ proprio ciò che sembra essere diventato il tecnico veneto per il popolo amaranto. Gran parte dei tifosi, infatti, attribuisce al mister le responsabilità maggiori dell’attuale situazione di classifica del Livorno. Nonostante questo, la dirigenza gli rinnova la fiducia dimostrando in primis di credere, forse davvero, nel progetto avviato da Breda in estate. Ma anche un cambio di mentalità rispetto al passato, dove abbiamo visto saltare panchine per molto meno, con Spinelli spesso associato al nome di un mangia-allenatori per eccellenza come Maurizio Zamparini. Tant’è che Breda stesso si è più volte detto sorpreso, ringraziando pubblicamente la società, per essere ancora alla guida della squadra.
Un Livorno che in dodici giornate ha racimolato la miseria di 10 punti arrivati grazie a 3 vittorie,un pareggio e ben 8 sconfitte. Sono 11 le reti segnate e 17 quelle subite. Delle 11 reti realizzate solo 1 porta la firma di un attaccante, Raicevic, le altre sono distribuite tra Marsura(4), Marras(3) e Agazzi(2) accompagnate dall’autorete di Benedetti nel derby. Bottino troppo magro e preoccupante. I punti ottenuti tra le mura amiche sono 9 in sei gare, mentre nelle altre 6 lontano dal Picchi il dato è sconcertante con 1 solo punto conquistato. Numeri impietosi per un Livorno che sulla carta appare più forte rispetto alla passata stagione ma che, seppur racimolando meno di quanto meritato in alcune partite, si ritrova quasi nella stessa situazione di un anno fa.
E’ chiaro che ci vuole un cambio di passo, ci vuole continuità perché il campionato di B è lungo ed equilibrato ma urge una svolta, a partire dalla prossima gara interna contro il Trapani. Un vero scontro diretto con l’unica squadra che ad ora è dietro agli amaranto con 7 punti. Anche perché la zona salvezza dista già 5 punti e se il Livorno non ingrana la quinta il divario potrebbe diventare già pesante. Con il campionato fermo per la sosta, l’unica cosa certa è che Breda può stare tranquillo, la sua panchina non è a rischio…almeno per questo weekend.
di Matteo Brucioni
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