Dopo le dichiarazioni del M5s sulle nuove regole attuate da aamps sull’uso dei cassonetti con tessera, puntuale arriva la replica dell’amministrazione comunale: “Non possiamo far finta di niente: l’attuale sistema di gestione dei rifiuti a Livorno, ereditato dalla precedente amministrazione, ha molte cose che non vanno. Molti cittadini non sono soddisfatti, molti non hanno capito perché ogni giorno debbano durare fatica a differenziare, molti ancora semplicemente non differenziano. Secondo noi sono mancati la sensibilizzazione e l’ascolto, il dialogo serrato tra amministrazione e cittadini. Il risultato è questo: la differenziata va benissimo in termini quantitativi, ma non in termini qualitativi. Sulla carta la percentuale è alta, ma se si vanno ad esaminare le frazioni, si scopre che sono molto impure”, dichiara il sindaco Salvetti.
E qui si arriva ai cassonetti con tessera, che, aggiunge l’assessora Cepparello, “hanno creato tantissimi problemi, fin dall’inizio, trasformandosi spesso in piccole discariche a cielo aperto, cosa del resto ampiamente prevedibile. Abbiamo cercato di esaminare a fondo la situazione, e abbiamo scoperto che dentro ai cassonetti, ad oggi, c’è di tutto, e tutto mescolato. Altro che differenziata! Molti cassonetti sono stati rotti, e vengono usati da tutti indiscriminatamente per tutto. Ma anche quelli funzionanti vengono utilizzati molto spesso in modo improprio: molte persone, infatti, scendono con il sacchetto dell’immondizia e lo buttano semplicemente nel cassonetto che la loro tessera consente di aprire, indipendentemente dal calendario, con il risultato di vanificare gli sforzi dei cittadini che seguono le regole e di ridurre drasticamente i margini di ricavo per Aamps. In altri casi, visto che il cassonetto ha sempre invogliato questo tipo di comportamento, i cittadini abbandonano il sacco in terra. A quel punto, si sa, sacco chiama sacco, e tutti si sentono liberi di lasciare la loro immondizia. Ma non è finita. I sacchi abbandonati vengono aperti dai gabbiani, attirano i ratti, e costringono gli operatori di AVR, che per contratto dovrebbero spazzare le strade, a dedicare buona parte del loro tempo a riassettare i cassonetti. Insomma, un vero disastro. Ecco perché abbiamo deciso di cambiare strada”.
L’Amministratore Unico di Aamps, Raphael Rossi, chiarisce ancora una volta le nuove regole: “da ora in avanti tutti i cittadini con tessera potranno conferire in ogni momento nel cassonetto giusto. Ci aspettiamo di conseguenza un netto miglioramento delle frazioni all’interno dei cassonetti, e un calo degli abbandoni dei sacchetti, anche perché, parallelamente, rafforzeremo i controlli e le sanzioni. Il tutto verrà ovviamente monitorato con grande attenzione, in modo da poter rivalutare la situazione tra qualche mese. Continueremo così, quartiere per quartiere, ad analizzare e a tentare di risolvere le situazioni più critiche”. “Due mesi fa”, ricorda il Sindaco, “eravamo a Magrignano, dove il porta a porta è appena iniziato, ed a breve organizzeremo un’assemblea in Venezia, dove il pap crea vari problemi, e dove la qualità della raccolta è tra le peggiori. Occorrerà partire dai problemi che i cittadini incontrano, a cominciare dall’orario della raccolta, e ricostruire fiducia e volontà di fare la propria parte. Ricordando sempre una cosa: quando si migliora un quartiere, si fa qualcosa per l’intera città”.
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