In relazione allo sgombero della Torre della Cigna, occupata da tre anni e nella quale attualmente vivono un centinaio di persone, il sindaco Luca Salvetti e l’assessore al sociale e politiche abitative Andrea Raspanti dichiarano quanto segue:
“Abbiamo investito dall’inizio nel dialogo come strumento di composizione dei diversi interessi in campo, sottolineando come, dal nostro punto di vista, quello pubblico debba essere considerato preminente. Abbiamo chiarito fin da subito che il Comune non è nelle condizioni, oggi, di gestire uno sgombero di queste proporzioni, che oltretutto rischierebbe di far saltare la delicata e non meno importante operazione di liberazione del blocco della Chiccaia, fissata per la metà di gennaio prossimo. Siamo al lavoro, quotidianamente, per definire un cronoprogramma che permetta una soluzione pacifica della questione. Confidiamo che possa essere condiviso da tutti gli attori di questa difficile vicenda”.
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