Fa incuriosire il comunicato stampa diramato dal Livorno calcio sulla trattativa in corso per la cessione della società: “Aldo Spinelli e il dottor Yousif Majd informano che sta proseguendo la trattativa per la compravendita delle quote del Livorno calcio e comunicano che essa sarà coperta dalla più assoluta riservatezza, eventuali fughe di notizie determineranno l’interruzione della trattativa…”
Non si comprende bene chi dovrebbe far uscire le notizie se non le parti interessate, le uniche a conoscere i particolari della trattativa. Invece di diramare un comunicato stampa perché non stringere un patto di riservatezza tra le parti in causa e procedere in silenzio le operazioni necessarie per raggiungere un accordo. Sembra quasi si voglia alimentare la mediaticità della trattativa, già posta sotto i riflettori prima di nascere. Se effettivamente le parti nutrono tra loro fiducia reciproca, elemento significativo per concludere un affare, qual è il senso di rendere nota la riservatezza di una trattativa.
“Tra il bianco delle righe” si legge come l’affare non sia poi così tanto scontato come dipinto inizialmente e come si voglia creare un pretesto per un’eventuale uscita da una trattativa che comunque il rumore sperato l’ha fatto: venuta alla luce a mercato di riparazione in corso e nel frattempo ha reso noto in città un personaggio sconosciuto prima del suo interessamento alla società amaranto. Per cui se la si vuol vedere da un profilo puramente mediatico, degli obiettivi precisi sono stati raggiunti da ambo le parti.
Per quanto riguarda la concretezza della trattativa, elemento essenziale è che Yousif Majd risulti di fatto un imprenditore solido e interessato non solo a parole alla causa amaranto, e che Aldo Spinelli sia effettivamente intenzionato a passare la mano. Se sussistono queste due condizioni l’affare andrà in porto ed è ciò che ci auguriamo tutti per il bene comune: della città, dei tifosi, della famiglia Spinelli e di coloro che in primis ci hanno messo la faccia.
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