“Con immenso rammarico ma anche tanta rabbia siamo a comunicare che un altro lavoratore dell’AVR (azienda in appalto Aamps per il servizio di spazzamento) è stato trovato positivo al COVID19 – si legge nella nota a firma Usb Livorno – Il nostro è l’ennesimo grido di allarme dopo che di giorno in giorno il numero di positivi aumenta senza che vengano prese misure straordinarie per un cantiere che ormai è diventato sensibile. Lo diciamo prima di tutto per la salute dei lavoratori e della lavoratrici ma anche per la salute pubblica vista l’importanza del loro lavoro ed il fatto che siano in strada tutto il giorno a svolgere un servizio essenziale. E dopo il primo caso anche fra i lavoratori Aamps il servizio rischia veramente di collassare. I lavoratori vogliono i tamponi e temono il contagio.
Vogliamo quindi portare a conoscenza tutta la cittadinanza delle condizioni in cui lavorano questi addetti AVR:
1. Ci sono voluti giorni e minacce di rifiutarsi di lavorare prima di ricevere tute, guanti e mascherine, anche dopo che erano scoppiati i primi casi.
2. Nonostante il cantiere fosse a rischio e l’Asl sia intervenuta subito gli interventi di adeguamento non sono stati tempestivi: la mattina i lavoratori che prendevano servizio in certi casi non sono nemmeno stati avvisati dei nuovi contagi. E nonostante l’aumento dei casi nessuno si è mai sognato di proporre di fare tamponi almeno a chi ha avuto contatto o a chi rientra da malattie come invece hanno iniziato a fare in Aamps.
3. La sanificazione dei mezzi, usati da tutti, è fatta in modo approssimativo ed artigianale senza che nessuno lasci nemmeno un documento sul furgone che certifichi la data della sanificazione e i prodotti usati.
4. Per sopperire alla situazione di stress e mancanza personale, il servizio cestini viene svolto anche da una cooperativa che è stata più volte vista lavorare con 2 operatori sul furgone, senza rispettare le prescrizioni dei protocolli firmati fra governo e parti sociali. In AVR infatti i giri a due persone sul furgone erano stati aboliti.
5. I lavoratori continuano a lavorare con continui ritardi sui pagamenti oltre a vari arretrati sempre da ricevere.
Quello dei rifiuti è un servizio fondamentale ma i lavoratori non sono carne da macello. Provvederemo in queste ore a inviare le diffide agli enti preposti. Invieremo tutto anche al sindaco in quanto massimo responsabile della salute pubblica”.
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