Il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana, in accoglimento dell’istanza cautelare presentata dal gruppo consiliare M5s sul documento unico di programma (Dup), ordina al Comune di Livorno di procedere a una nuova approvazione del documento stesso, nel rispetto delle prerogative dei suoi componenti e in conformità con quanto stabilito in motivazione. Il tutto – si legge nella sentenza del Tar – entro e non oltre tre mesi dalla data di comunicazione dell’ordinanza. Una sentenza dunque, che costringerà la giunta Salvetti ad esprimersi nuovamente sul Dup 2020.
Le ragioni rivendicate dai pentastellati riguardavano la convocazione della seduta dello scorso 23 dicembre 2019 che sarebbe avvenuta senza rispettare le dovute tempistiche. Nel ricorso presentato dall’avvocato Francesca Martini (ex assessore al lavoro nella giunta Nogarin), a nome dei tre consiglieri Cinquestelle, Sorgente, Grassi e Vecce, si sosteneva che era stata impedita la partecipazione democratica ai lavori del consiglio comunale, rendendo impossibile qualsiasi analisi o controllo sui documenti prodotti.
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