Via libera all’atto di Gazzetti (Pd) che chiede di assicurare adeguate risorse per procedere alla completa bonifica delle aree di Livorno e Collesalvetti. Approvato anche il testo di Giannarelli (M5s) che impegna la giunta sulla necessità di un Accordo di programma. Respinta la mozione di Sì Toscana a Sinistra, illustrata da Fattori.
Progetto Eni per la Raffineria di Stagno e bonifica aree Sin/Sir di Livorno e Collesalvetti al centro del dibattito e degli atti che l’aula ha discusso e votato, approvando una mozione di Francesco Gazzetti (Pd), due atti di Giacomo Giannarelli (M5s), e respingendo quella di Sì-Toscana a Sinistra, illustrata da Tommaso Fattori e firmata con Paolo Sarti.
Giannarelli ha presentato l’atto che impegna la Giunta a garantire l’effettivo diritto di partecipazione all’elaborazione e formazione delle politiche regionali “e per garantire il necessario coinvolgimento dei cittadini”. L’impianto di ‘bio-raffineria’ che dovrebbe essere realizzato presso la sede Eni di Stagno, con una capacità immediata di 200mila tonnellate annue di plastiche dure e non riciclabili e di Css, ottenuto dalla lavorazione dei rifiuti indifferenziati come combustibile dell’impianto per produrre biometanolo, secondo Giannarelli si dovrebbe definire “un impianto pre incenerimento per combustione, che non fa altro che preparare del combustibile, che poi va bruciato”. La mozione chiede alla giunta che sia effettuata a supporto del progetto anche la Valutazione di impatto sulla salute (Vis) per “accertare le condizioni ambientali ed epidemiologiche dell’area interessata al nuovo impianto”.
È stata integrata con emendamenti proposti e illustrati dal consigliere Gazzetti che ha ricordato come i temi della partecipazione fossero già contenuti della precedente risoluzione presentata dalla maggioranza ed approvata dall’aula all’unanimità. Gli emendamenti proposti e accettati hanno interessato il titolo dell’atto e la narrativa ma non l’impegnativa finale. Tra gli elementi contenuti nella mozione la non interferenza con la bonifica nell’area Sin; l’impegno ad attivarsi perché sia previsto un monitoraggio epidemiologico-sanitario ricomprese in un’area di 3 km dal sito di realizzazione del nuovo impianto; a chiedere inoltre che nell’eventuale progetto siano previste misure di mitigazione dell’impatto ambientale consistenti nella realizzazione di impianti boschivi in prossimità, in un’area già duramente provata sotto il profilo ambientale e sanitario.
L’aula ha approvato anche la seconda mozione di Giannarelli, sulla necessità dell’accordo di programma per la bonifica delle aree Sin/Sir di Livorno e Collesalvetti. La giunta è impegnata a attivarsi nei confronti del Governo nazionale per arrivare celermente alla sottoscrizione dell’accordo di programma fra i vari soggetti interessati per l’area di Livorno, a partire dal Ministero dell’Ambiente, la stessa Regione, Provincia e Comune di Livorno, altre amministrazioni interessate e rappresentanze economiche del territorio.
Nella mozione di Gazzetti, che ricostruisce la vicenda delle aree SIN/Sir di Livorno e Collesalvetti, si precisa che “L’accordo di programma è da considerarsi lo strumento maggiormente adeguato in grado di definire e coordinare i progetti di bonifica per le rispettive aree di competenza dei vari enti e sottoscrittori”. La Regione, ricorda la mozione, si è già dichiarata disponibile a finanziare la progettazione di bonifica di Livorno, purché siano garantite dal governo le risorse necessarie per gli interventi sul Sin/Sir di Livorno e Collesalvetti. Fondamentale dunque l’azione del presidente della Giunta, impegnato nella mozione a proseguire l’azione nei confronti del governo, richiamando l’attenzione anche sulla necessità della sottoscrizione dell’accordo di programma.
La mozione di Sì- Toscana a sinistra, illustrata da Tommaso Fattori e firmata con Paolo Sarti, è incentrata sul progetto di gassificatore presso la raffineria di Livorno e l’annullamento delle delibere di Giunta che approvano lo schema di protocollo tra Regione, Eni e Alia. Avrebbe impegnato la giunta anche a procedere a un Accordo di programma tra i soggetti interessati per le aree SIN/SIR di Livorno e Collesalvetti, individuando i necessari finanziamenti per le azioni di recupero ambientale; a realizzare studi di coorte epidemiologici sulla popolazione residente nelle vicinanze del SIN nelle province di Livorno e Pisa e definire un piano alternativo per il trattamento dei rifiuti urbani residui, basato su politiche effettivamente circolari di riduzione, riciclo industriale dei materiali e impianti TMB.
“Questo progetto è sbagliato, non ha niente di circolare e niente di bio”, ha affermato Fattori, richiamando gli atti (una mozione) già votati dall’aula e proposti da Sì-Toscana a Sinistra. “Le stagioni dell’incenerimento, in tutte le sue forme, devono essere lasciate alle spalle”. Secondo il consigliere le caratteristiche dell’impianto sono tali da richiedere enormi quantità di plastica “il che non agevola la costruzione di una vera filiera circolare”; “non si investe su una filiera di fabbriche di materiali” e “si cerca di scaricare su Livorno un problema dell’area fiorentina”.
La mozione è stata votata dopo che Fattori ha respinto la proposta dai banchi Pd (Gazzetti e Monni) per discutere l’argomento ‘senza toni elettorali’ e approfondendo le complesse questioni coinvolte in commissione (“Vogliamo fa diventare tutto questo un argomento esclusivamente da campagna elettorale?”, gli ha chiesto Gazzetti). “In commissione potremmo anche avere modo di richiamare Eni”, ha detto Gazzetti, ricordando comunque il percorso già deciso in aula. Lo stesso punto sollevato da Monia Monni: “La mozione costringe il Consiglio a una nuova discussione su argomenti e ipotesi già discussi e che hanno portato a votare atti puntuali”. Riguardo al progetto annunciato da Eni, oltretutto, “noi non abbiamo detto né si né no, non abbiamo ancora gli elementi di conoscenza necessari”.
Di qui la disponibilità anche da parte della consigliera a “riascoltare Eni”. Un richiamo ad avere “un approccio pragmatico” è giunto da Gabriele Bianchi (gruppo misto-Toscana nel cuore): “I milioni per le bonifiche arrivano solo con i progetti di aziende nazionali”. Bianchi ha invitato i colleghi a non fare discussioni che “non facciano comprendere il problema”, ricordando che “sui rifiuti dovremmo rendere i cittadini coscienti e consapevoli”. Monica Pecori (gruppo misto) ha annunciato il voto favorevole sia per la mozione di M5s che quella di Fattori, precisando: “Quando il prodotto finale si brucia non si tratta di economia circolare, non si recupera”.
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