Avvertimenti, intimidazioni, regolamenti di conti inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti, sarebbero questi i moventi che avrebbero mosso il 65enne livornese, già conosciuto dalle forze dell’ordine, a sparare in tre differenti occasioni contro le saracinesche del Roval Kebab di via Provinciale pisana (fine marzo), dell’Asian Market di via Garibaldi (19 luglio) e del circolo Arci di Shangai domenica 2 agosto. Per l’autotrasportatore, con numerosissimi precedenti di polizia, compreso un arresto nel 2016 sempre per detenzione di armi e un altro a fine anni Novanta per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, sono scattate le manette. Nella giornata di mercoledì 5 agosto gli agenti hanno perquisito l’abitazione del 65enne dove sono state rinvenute 95 cartucce e 4 grammi di cocaina. Nel vano motore dell’auto, invece, erano nascoste due pistole: una Glock calibro 9×21 con matricola abrasa, utilizzata nelle tre circostanze, e una Beretta risultata rubata.
Messo alle strette, l’uomo avrebbe confessato nell’interrogatorio davanti al pm Niccolò Volpe di essere stato lui l’autore degli spari, ammettendo anche un quarto episodio. Prima dell’Asian Market il 65enne avrebbe infatti riferito di aver esploso alcuni colpi verso un’abitazione disabitata in via Giordano Bruno, non lontano da dove vive e palesando l’intenzione di voler colpire ancora.
Si escludono quindi moventi razziali o politici.
Lascia un commento