Il 10 Ottobre Don Paolo Razzauti ha compiuto 75 anni, età pensionabile. Come previsto dal codice canonico, i sacerdoti raggiunto il limite di età devono rimettere l’incarico nelle mani del vescovo. Nel caso specifico quindi mons. Giusti potrà decidere se affidare al decano dei preti labronici altre mansioni nell’ambito ecclesiastico territoriale. Don Paolo Razzauti, attraverso il suo profilo facebook ha voluto ringraziare tutti coloro che gli sono stati vicini nel suo lungo cammino:
“Ieri ho compiuto 75 anni e mi sono arrivati centinaia e centinaia di auguri; quelli che mi hanno commosso maggiormente sono stati quelli di ragazzi e ragazze che ho avuto a scuola alle Tesei ed alle XI Maggio, quelli del gruppo giovani (di allora) di S.Agostino, quelli di tante persone che hanno voluto aggiungere un sentimento o un apprezzamento.
Grazie a tutti siete fantastici.
Inoltre il 75 anno, per noi preti, è importante perchè, come previsto dal codice di diritto canonico, dobbiamo rimettere nelle mani del Vescovo ogni incarico ricoperto al momento.
Così, in spirito di obbedienza, ho fatto. Ora aspetto di sapere se e come la Chiesa di Livorno possa ancora avere bisogno di me.
Sono convinto che ad una certa età non possiamo più avere la lucidità di una volta , nè possiamo progettare molto.
Secondo me sarebbe importante un ruolo di “tutor” che possa , con la propria esperienza, accompagnare i più giovani nel loro cammino.
Non dobbiamo fare i “tappi” restando fermi nel nostro fare, altrimenti i giovani non cresceranno mai; dobbiamo avere il coraggio di lasciare con intelligenza e prudenza.
Comunque ne stiamo parlando con il Vescovo e vedremo che cosa mi chiederà ,a nome della Chiesa, per il futuro.
Intanto grazie a tutti coloro che hanno camminato con me in questi lunghi anni, grazie a tutti coloro che hanno collaborato, grazie a chi mi ha voluto bene ed apprezzato, e grazie anche a chi mi ha voluto meno bene e non mi ha apprezzato (anche questo serve per crescere) .
Da parte mia , oltre al grazie, anche un accompagnamento di umanità, affetto e preghiera per tutti, ma veramente per tutti.”
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