In questi giorni in città si parla, soprattutto via social, del tema della richiesta di referendum depositato in Comune nell’aprile del 2019 e ammesso all’unanimità dal Collegio di Garanzia comunale il 16 luglio 2020, collegio di garanzia completato con delibera consiliare del 22 gennaio 2020.
Suddetto quesito referendario propone la costruzione di impianti “alternativi” all’inceneritore di rifiuti, nello specifico, propone la costruzione di un impianto di trattamento meccanico e biologico dei rifiuti delineandone l’investimento necessario ed i posti di lavoro che andrebbe a creare e che, contestualmente alla sua messa in funzione, venga spento l’attuale termovalorizzatore presente in città.Il quesito referendario vincola tali operazioni al 2021.
L’emittente televisiva Telecentro2 ha dato ampio spazio a questo argomento con l’intervento in studio del Presidente di “Zero Waste Italy”, un rappresentante di “Collesalviamo L’ambiente” e di un membro del “Comitato Oltre l’Inceneritore” proponente del referendum, dibattendo successivamente la questione anche con alcuni esponenti del Pd, della Lega e del M5S.
Il dibattimento social e mediatico di questi giorni ha preso sempre più corpo tant’è che nella commissione consiliare del 20 di ottobre è stato chiesto dai banchi di alcune opposizioni il motivo per cui la procedura Referendaria risultava in stallo e non si era ancora permesso al comitato promotore la raccolta delle 4000 firme necessarie per dare valore giuridico al referendum.
Durante la successiva trasmissione serale del 20 ottobre che Telecentro2 aveva organizzato per approfondire la questione, si è appreso che, durante la commissione del pomeriggio sarebbero stati evidenziati alcuni ostacoli tecnici dall’amministrazione che impediscono la notifica del referendum, trasmissione alla quale erano presenti Andrea Romiti Fdi, Stella Sorgente M5s e il professor Alessandro Giovannini ordinario di diritto Tributario all’Università di Siena. Sono stati invitati anche alcuni esponenti del Pd che hanno però declinato l’invito e durante la trasmissione è intervenuta l’Assessora all’Ambiente ed alla Mobilità Giovanna Cepparello.
Abbiamo appreso in studio che la problematica tecnica sorta durante la commissione riguardava la presunta incompatibilità di un membro presente all’interno del collegio di garanzia che, secondo l’interpretazione della Segreteria Comunale, renderebbe illegittimo l’intero collegio che ha ammesso il referendum all’unanimità.
I toni si sono accesi da subito in quanto le opposizioni presenti in studio valutavano la problematica tecnica impugnata dall’amministrazione meramente strumentale, con l’unica finalità di bloccare un Referendum ritenuto scomodo, l’Assessora viceversa ha prontamente replicato che la problematica tecnica c’è ed è reale ma che non vi è intenzione alcuna di bloccare un Referendum.
L’intervento puntuale del Prof. Giovannini ha evidenziato attraverso una valutazione tecnico-giuridica della questione che, effettivamente sussiste una incongruenza nel rispetto del regolamento da parte di un membro del Collegio di Garanzia, irregolarità certamente da risolvere e che poteva anche essere rilevata alcuni mesi prima dell’ammissione del Referendum.
Abbiamo in ogni caso recepito, per come si è svolto il tutto, che il referendum, essendo stato ammesso all’unanimità, anche nel caso in cui si provveda alla sostituzione di un membro su cinque membri presenti, non potrà far cambiare di certo il parere del Collegio di Garanzia e che quindi si tratterà solamente ed eventualmente di un ritardo temporale nella notifica dell’ammissione al Comitato promotore.
Questa plausibile situazione in realtà potrebbe trasformarsi nel durante in un ottimo esercizio inclusivo ed una occasione per far collaborare assieme politica e cittadini su decisioni talvolta importanti per la città. Si evince infatti che, per come è strutturato il quesito referendario, con particolare riferimento all’ampio periodo temporale trascorso dalla presentazione del referendum, alla sua ammissione, sia ragionevole che si acconsenta ad una rivisitazione di alcuni dettagli del quesito ad esigenze temporali più confacenti alla realizzazione di suddetti progetti.
Un’occasione unica quindi che con i giusti presupposti e le competenze necessarie per valutare al meglio le questioni dall’una e dall’altra parte può stabilire un importante sodalizio tra la politica cittadina ed i cittadini, un percorso congiunto che potrebbe diventare un riferimento anche per altre questioni che riguardano la nostra città
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