Il recente cambio societario all’interno dell’AS Livorno ha proposto dalle pagine cartacee e da quelle virtuali una serie di nomi e funzioni dell’organigramma amaranto che suscitano perplessità, alla luce delle dichiarazioni del neo General Manager Danilo Mariani il cui compito principale, da lui stesso svelato, sarebbe quello di snellire l’organigramma ed al contempo contenere i costi finanziari della nuova società. Si contano ben 25/26 persone già presenti, con altre 3 per cui “vedremo quale posto trovare”, secondo quanto dichiarato dal neo presidente Heller. Tra parentesi il nome delle aziende, nel dettaglio abbiamo:
Presidente: G. Heller (Capital Investments Foundation)
Vicepresidente: S. Aimo (Tkm)
General Manager: D. Mariani (Health Factory, Eurocom, Mavida, Ase, Juliette, Casavip, Happee Care)
Dir. Sportivo: R. Rubino
Dir. Tecnico/Team Manager: A. Agostinelli (non è chiaro se il suo ruolo sia quello di Dir. Tecnico o, come riporta qualche sito, di Team Manager sostituendo Gianni Palumbo, sinceramente non crediamo tale ruolo, alquanto riduttivo per un ex-allenatore ed attuale commentatore di Rai Sport, possa essere per lui appetibile; in tal caso potrebbe forse restare G. Palumbo o il ruolo essere ricoperto da S. Sivieri. Certo è che di Agostinelli allenatore aveva parlato lo stesso Mariani quando era in trattativa con la Lucchese…
CDA: Amm. Delegato: Rosario Carrano, Consiglieri Mauro Ferretti (Lucentissima), Marcello Carriero (Gr.Carrano), Paolo Depersis (Gr. Carrano) e Benedetto Gargani (Nh Investiment=Navarra).
Resp. Settore Giovanile: G. Presta-N. Ricci, qui pare che il responsabile sia G. Presta che però “affiancherebbe” N. Ricci, unico sopravvissuto dell’era Spinelli.
Segr.Sportiva: F. Vitagliano
Consulente Esterno: Pierpaolo Gherlone
Organismo di Vigilanza. E. Molisani
Segretario: A. Bini
Amministrazione: Pasquini
Segreteria: Martorella, Scaramelli
Area Comunicazione: P. Nacarlo
Ci sono poi tre personaggi a turno accostati al Livorno dei quali l’attuale presidenza pare stia valutando il profilo professionale e come inserirli in organico: Sivieri (pisano, già stato nel Livorno quando lanciò la ‘fidelity card’), Borgo, Lamanna, particolarmente invisi alla piazza a causa dei precedenti coinvolgimenti nel fallimento del Cuneo, per il primo anche nel fallimento del Macerata (per cui Sivieri fu inibito per un anno), mentre l’ultimo avrebbe il merito di aver ‘presentato’ la Banca Cerea a Spinelli e con cui, secondo il neo presidente Heller, quest’ultimo “dovrà parlare per capire quale ruolo potrà avere in società”.
Restano poi fondati dubbi su quello che era l’organico passato del Livorno, che ne sarà di Alessandro Bini, che da 15 anni circa ha ricoperto il ruolo di segretario e, nell’ultimo periodo addirittura di Direttore Generale con tanto di delega per rapporti con la Federazione? E dell’attuale responsabile dell’area comunicazione Paolo Nacarlo? E gli impiegati del reparto amministrativo (Guidi, Pasquini) e della segreteria (Martorella, Scaramelli)?
Chiariamo subito un punto, chi ha contratti in essere potrà anche essere sostituito, ma dovrà essere pagato lo stesso, appesantendo così la gestione stessa qualora rimpiazzati da altre persone. Singolare il caso di G. Palumbo, assunto solo 20 giorni fa, di cui non si conosce la durata del contratto.
Ci sono evidentemente dei buchi nell’organigramma, non si sa ad esempio se ci sarà un responsabile marketing e/o un addetto all’area delle pubblicità/sponsorizzazioni ed addirittura qualcuno addetto alla squadra femminile paventata da Mariani in una delle tante interviste concesse via Skype recentemente, o se queste funzioni saranno ricoperte da chi è già a busta paga, ma una cosa è certa: cercare di “accontentare” quanta più gente possibile non è affatto una mossa razionale ed è invece indice di debolezza, mostrando una compagine più attenta ai giochetti politici che non alla sostanza. E’ vero che in totale la Juventus ha 30 persone in organico ma deve anche gestire uno stadio di proprietà e 4 squadre (Prima squadra, Calcio Femminile, Under 23 e Primavera). E’ anche da cose come l’organigramma societario che si giudicherà la nuova società, fermo restando che ottemperare agli obblighi presi ed i risultati sul campo faranno da cartina di tornasole.
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