Fideiussione, un termine che è entrato ormai nelle orecchie dei tifosi amaranto da tempo e che ultimamente è l’oggetto che entra sempre nelle discussioni ed interviste dei massimi rappresentanti societari come nelle trasmissioni radio-televisive. Ma esattamente cos’è una fideiussione? Lo scopo di una fideiussione è principalmente quello di sostenere il debitore, rafforzando la posizione del creditore che in tal modo potrà far valere le proprie pretese di credito su due diversi soggetti. Ma esiste anche la co-fideiussione, cioè quando più persone possono prestare fideiussione per un medesimo debitore e a garanzia di un medesimo debito; in tal caso ciascuno dei garanti è obbligato per l’intero debito, salvo che sia stato pattuito il beneficio della divisione. La fideiussione bancaria è una particolare forma di tutela nella quale è la banca a garantire il puntuale adempimento della persona che ne fa richiesta. Di legge non ci sono limiti alla somma che può essere garantita, ma la banca effettua una serie di valutazioni per verificare l’affidabilità del cliente e per definire la cifra che si impegna a coprire. Che ci vuole per una fideiussione bancaria? L’iter burocratico per ottenere una garanzia da parte di un istituto di credito dura circa 2/3 settimane. Nel caso in cui il sottoscrivente sia una persona giuridica verranno richiesti:
- documento d’identità dell’Amministratore dell’azienda;
- codice Fiscale dell’Amministratore;
- ultimi due bilanci aziendali;
- situazione contabile corrente;
- iscrizione alla camera di commercio;
- stato patrimoniale;
- modello unico.
In più al momento della concessione, oltre all’eventuale deposito cauzionale, la banca richiede il pagamento di una commissione dell’1% del totale per cui si impegna. Una volta ottenuta la concessione, il contratto viene notificato in modo ufficiale alla Centrale Rischi. È quindi utile precisare che, se il sottoscrivente è segnalato presso la Centrale Rischi della Banca d’Italia, sarà più difficile ottenere una nuova polizza. (Potrebbe essere questo l’impedimento che frena la fidejussione del Livorno?)
Facciamo comunque una mini cronologia delle volte in cui recentemente ci siamo imbattuti in questo termine, relativamente al Livorno:
18 Aprile. Spinelli: attendo la fideiussione da Yousif
20 Aprile. Spinelli: Se Yousif non versa la fideiussione darà le chiavi al sindaco
21 Aprile. Yousif propone 300.000 Euro subito e poi la fideiussione
10 Agosto. Fernandez da Spinelli, ma manca la fideiussione
11 Settembre: Spinelli cede il Livorno, manca la fideiussione
1 Ottobre. La fideiussione è pronta
7 Ottobre. Navarra: fallimento certo senza fideiussione
11 Ottobre. Spinelli: la fideiussione ci sarà
12 Ottobre. Manca una parte della fideiussione, rischio fallimento
13 Ottobre. Spinelli chiede ed ottiene una proroga della scadenza della fideiussione
14 Ottobre. Navarra: niente fideiussione, ed io porto i libri in tribunale
14 Ottobre. Mariani: per la fideiussione dovremmo essere arrivati al traguardo
15 Ottobre. Aimo e Casella da Cerea Banca per firmare la fideiussione
15 Ottobre. La fideiussione non è arrivata
22 Ottobre. Delega di Navarra ad Aimo per la fideiussione che verrà inviata oggi
23 Ottobre. Heller: la fideiussione lunedì 26 o martedì 27
26 Ottobre. Per la fideiussione bisognerà aspettare giovedì 29, perché mancano le firme sulle coobbligazioni da parte dei soci.
(continua, anche se speriamo di no)
Cosa aggiungere a questa lista? Rimarcando come le prossime scadenze sono nell’ordine: fideiussione (29 ottobre) /pagamenti arretrati (31 ottobre)/stipendi giocatori (8 novembre), ricordiamo che per la mancanza della fideiussione, le sanzioni previste dal più recente Comunicato Ufficiale riguardo la mancata prestazione delle garanzie nei termini previsti direttamente imputabile ad una società, comporta l’applicazione a carico della società responsabile della sanzione di almeno un punto di penalizzazione in classifica da scontarsi nel campionato 2020/2021; inoltre le società che, per la mancata copertura nei termini previsti delle esposizioni contratte, non ricevono il visto di esecutività, sono soggette da parte del tesserato e, nel caso di trasferimento o cessione di contratto, da parte della società di provenienza, ad azioni – da esperire presso l’organo federale competente a mezzo regolare ricorso – per il riconoscimento di un equo indennizzo a fronte dell’inadempienza verificatasi. Altre penalità scatterebbero invece nel caso di non pagamento degli arretrati e degli stipendi dei giocatori, i quali, in caso di messa in mora potrebbero addirittura svincolarsi. La procedura per mettere in mora una società di calcio può essere attivata fin dal ventunesimo giorno successivo al mancato pagamento di una mensilità; non contano, in questo caso, le norme federali che consentono alle squadre di calcio di pagare due mensilità, entro i successivi 45 giorni. Questo tipo di dilazione vale solo ed esclusivamente per non incorrere in penalizzazioni di tipo sportivo. Dal ricevimento della lettera le società hanno 20 giorni di tempo per mettersi in regola con il saldo degli emolumenti, altrimenti il giocatore può svincolarsi dal club e tale svincolo potrà essere decretato dalla lega di appartenenza. E’ evidente come fra tesserati esista un codice etico non scritto per il quale nessuno farebbe mai una cosa del genere prima della scadenza sportiva, ma già il giorno seguente, in mancanza dell’accredito dello stipendio, è possibile procedere all’invio della raccomandata con la richiesta di messa in mora. La risoluzione del Contratto non può essere pronunciata qualora la Società provveda, entro venti giorni dal ricevimento della raccomandata di messa in mora, al pagamento di quanto dovuto, da effettuarsi mediante bonifico bancario sul conto del calciatore.
Dulcis in fundo, è prevista questa settimana una visita della Covisoc per verificare che tutte le ultime operazioni siano state effettuate in accordo con quanto previsto dalle Norme Federali.
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