Nell’ultimo Consiglio comunale è stata approvata all’unanimità una mozione presentata dal Gruppo consiliare M5s nella quale si chiedeva di ascoltare nuovamente in commissione il Comitato Alluvionati e il Comitato Rio Maggiore su alcune questioni molto rilevanti.
Negli ultimi mesi infatti questi due comitati hanno continuato a fare approfondimenti in merito alle importanti tematiche già sollevate a suo tempo nelle precedenti commissioni: temi che sono stati da loro sintetizzati in un rapporto inviato al Genio Civile, in data 4 dicembre 2019, accompagnato da una comunicazione con la richiesta di una verifica da parte di tecnici e consulenti del Genio Civile e di un incontro di approfondimento sulle questioni sollevate.
A tali richieste il Genio civile ha risposto nel luglio 2020, confermando che la portata massima smaltibile dal tratto tombato del Rio Maggiore è di soli 40 mc/sec, quindi ben inferiore ai 71,46 mc/sec presi a riferimento dal Prof. Pagliara nel dimensionamento delle cosiddette “casse di espansione” poste a monte idraulico a tutela del territorio di valle, nonché dei 74 mc/sec presenti sul Piano Strutturale 1997 in vigore fino al luglio 2019;
Considerato che la semplice conseguenza di quanto sopra, è che la differenza tra i 71,46 mc/sec ed i 40 effettivamente assorbibili dal tratto “tombato” in base agli ultimi studi (quindi poco più di 30 mc/sec), non potendo essere assorbita dal tombamento, non può e non ha potuto trovare sfogo altro che sul piano di campagna, nelle strade limitrofe come via Nazario Sauro, con le conseguenze a tutti note.
Una ulteriore conseguenza di queste rilevazioni numeriche è che, con la portata di soli 40 mc/s del tratto “tombato” ora sostenuta dal Genio Civile, le casse di espansione risultano essere, da progetto, sottodimensionate. Si tratta di questioni molto importanti per il passato e per il futuro della nostra città che chiediamo di poter approfondire urgentemente nelle commissioni dedicate. Ieri c’è stato un sopralluogo da parte della Quarta commissione consiliare sui cantieri del post alluvione: bene che si monitori lo stato dell’arte dei lavori, ricordando che si tratta di opere di messa in sicurezza che quotano oltre 100 milioni di euro.
Ci sembra opportuno che consiglieri e cittadini possano valutarne lo stato di avanzamento e chiediamo che questo lavoro sia proseguito sempre assieme ai comitati, approfondendo anche i numeri segnalati dai cittadini in delle sedute dedicate, secondo quanto già votato un anno fa in Consiglio comunale.
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