Nove tablet donati dall’Ail ai reparti di Ematologia e Medicina Trasfusionale dell’ospedale di Livorno >>> Ail Livorno, l’Associazione Italiana Leucemie, ancora una volta si dimostra sensibile alle esigenze dell’ospedale di Livorno, nella giornata di ieri infatti il suo presidente Alessandro Baldi ha donato ai reparti di Ematologia e Medicina Trasfusionale 9 tablet.
“Ancora una volta la nostra associazione si muove a supporto della sanità locale – riferisce il presidente Baldi – I tablet donati andranno ad aiutare due reparti come l’Ematologia e il Trasfusionale che devono essere riconosciuti come vere e proprie eccellenze del nostro ospedale. Ma questo nostro impegno non potrebbe tradursi in atti concreti senza il sostegno della direzione aziendale e ospedaliera, da sempre molto sensibili a queste tematiche, e quello di amici importanti come il consigliere regionale Francesco Gazzetti sempre in grado di supportare le nostre necessità”.
Enrico Capochiani, direttore dell’Ematologia e Fabrizio Niglio, direttore dell’Area Medicina Trasfusionale espongono l’utilità di questa donazione
“Il nostro reparto ha una forte propensione innovativa – spiega Enrico Campochiani – da tempo è al centro di un complesso progetto, elaborato assieme a Cnr e Istituto Superiore di Sanità, volto alla trasformazione digitale. Questo ci ha consentito fino ad oggi di sopperire alle inevitabili limitazioni imposte dal Covid a tutela di persone fortemente immunodepresse come quelle da noi curate.
Questi tablet permetteranno di dotare 9 posti letto di una postazione internet che possa permettere, anche alle persone più in difficoltà, un contatto costante con i familiari nella difficile fase della ospedalizzazione che da noi può protrarsi per settimane con ricadute benefiche anche a livello sanitarie sui soggetti psicologicamente più in difficoltà”.
“Nella Medicina Trasfusionale si sta lavorando da anni alla digitalizzazione e messa in sicurezza del percorso compiuto dal sangue raccolto perché un errore di abbinamento con il paziente può essere ovviamente letale – fa sapere Fabrizio Niglio -. Ad oggi esistono criteri di identificazione delle sacche condivisi a livello nazionale che permettono un tracciamento completo dal momento della donazione a quello della perfusione nel paziente.
Il momento più critico rimane quello della identificazione del ricevente, della sacca e il relativo abbinamento. I tablet donati ci permetteranno di aumentare la sicurezza grazie ad un sistema di identificazione che si basa sui braccialetti elettronici con cui vengono identificati i pazienti in ospedale che possono essere letti da questi dispositivi elettronici abbattendo il rischio di errori”.
La sensibilità dell’associazione è stata apprezzata dal consigliere regionale Francesco Gazzetti: “Il mondo dell’associazionismo, qui rappresentato dall’Ail e dal suo presidente Alessandro Baldi e quello della sanità, con medici come i dottori Capochiani e Niglio sono elementi di eccellenza e un vanto per la nostra comunità – dichiara il consigliere regionale – Sui territori serve, oggi più che mai, una integrazione e un reciproco supporto da mettere al servizio dei cittadini.
Il livello di attenzione da parte delle istituzioni è ovviamente molto alto in questo momento di difficoltà generalizzata perché solo così potremo trovare le forze per affrontare e risolvere le problematiche emergenti”.
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