Il Coordinatore Comunale e Capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Romiti interviene in merito al bando dell’ippodromo Caprilli andato deserto.
“Siamo di fronte ad una scelta politica criminale che va contro la ripresa economica della città. Salvetti ha voluto destinare per il Caprilli quasi tutto l’avanzo di bilancio del Comune di Livorno, circa il 75% e cioè 2,3 milioni dei 3,1 milioni disponibili” – afferma Romiti- “Livorno è piegata su sé stessa, disoccupazione e attività fallite o in grande sofferenza, un anno e mezzo di chiusure e lockdown hanno lasciato il segno nella nostra città, la quale era già stata riconosciuta un’area di crisi industriale complessa. In questo allarmante quadro economico livornese Salvetti ha preferito spendere i risparmi della città, presenti nel bilancio comunale, per far correre i cavalli, senza che dietro a questo investimento vi sia stata una visione generale e approfondita della questione. Salvetti pecca di una chiara strategia per rilanciare la leva turistica della città. Livorno alla fine dell’ottocento era chiamata la Montecatini al mare e come tutte le cittadine turistiche vedi Baden in Germania vedi Deauville in Normandia, si sono dotate di un elegante ippodromo che potrebbe creare attrazione da tutta la Toscana attirando anche una particolare nicchia di turismo che è presente nella super lussuosa Forte dei Marmi. Il Sindaco non ha capito che è necessario innescare un processo virtuoso non legato solamente alle corse ma a tutta una filiera che parte dall’ agricoltura per i foraggi, ai veterinari, ai maniscalchi, ai trasportatori, ai fantini, gli allenatori, ai giudici di gara…etc.… Una scelta che nasce sbagliata perché affrontata in modo superficiale e che adesso con il bando, per l’affidamento della gestione del Caprilli, andato deserto, segna la catastrofe della politica economica di ripresa della città”.
Il capogruppo entra nel merito del bando: “Un bando mal congegnato che non tiene assolutamente conto dell’eventualità che il MIPAF (cioè l’organo competente per l’organizzazione delle corse) non abbia mai messo nero su bianco l’assegnazione per il Caprilli delle famose 6 giornate di corse raccontate da Salvetti e neppure risulta che sia stata deliberata la somma del contributo previsto per l’organizzazione di tali giornate, ma soprattutto il bando non prevede una sorta di tutela o risarcimento degli investimenti effettuati dal soggetto privato che nei 2 anni di svolgimento dell’ attività avrebbe dovuto compiere, in attesa del bando europeo previsto dalla legge. Infine aver posto la clausola alle società che vi avrebbero dovuto partecipare di avere un fatturato di 3 milioni di euro negli ultimi 3 anni, se da una parte potrebbe far pensare a selezionare imprese solide del settore, dall’altra conferma nuovamente l’improvvisazione della macchina amministrativa di Salvetti, che si dimentica che c’è stata una pandemia e l’economia si è contratta in tutto il pianeta Terra”.
Romiti afferma: “Destinare il 75% dell’avanzo libero del bilancio comunale in questo modo così superficiale uccide quella possibilità di aiuto nella politica economica che il Comune poteva dare alla città, un aiuto che grazie a Salvetti non ci sarà per i molti imprenditori che chiedono sostegno per le loro attività, che non ci sarà neppure per tutti i lavoratori che vogliono avere altre opportunità di lavoro. Salvetti ha una gestione lontana dai bisogni reali dei cittadini, abituato a stare nella curva dello stadio, compie scelte di pancia senza assolutamente comprendere la complessità della questione. Salvetti ha perso completamente il rapporto con i cittadini che invece chiedono semplicemente di lavorare e avere un Comune che li sostenga nei momenti difficili come questo”.
Conclude Romiti “Nel prossimo Consiglio Comunale Salvetti deve spiegare alla città se i 2,3 milioni di euro di avanzo di bilancio sono stati sprecati per un progetto gestito in modo superficiale e che non creerà nessun posto di lavoro, non aiuterà nessun imprenditore e addirittura potrebbe generare costi per l’Amministrazione che si troverebbe a gestire direttamente la struttura senza corse e senza contributi del MIPAF”.
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