Gli ospedali di Cecina e Piombino, come Livorno sotto la giurisdizione dell’azienda ospedaliera Usl Toscana nord ovest, al centro di un‘interrogazione regionale’. Il Movimento 5 Stelle ha presentato la terza interrogazione in merito al “Progetto Pilota” questa volta per chiedere conto di “chi, con quale qualifica e con quali funzioni esecutive dirige il Dipartimento Materno Infantile U.O.C. Ostetricia e Ginecologia di Cecina Piombino Elba” fino a gennaio 2022.
“A febbraio scorso l’Assessore Bezzini – si legge in una nota a firma Silvia Noferi consigliera regionale Movimento 5 Stelle – aveva annunciato la partenza di un “Progetto Pilota” per l’Ospedale Unico delle Valli Etrusche che non solo avrebbe risollevato le sorti dei due nosocomi di Piombino e Cecina, ma che sarebbe anche diventato un esempio per tutta l’Italia”.
“Purtroppo – prosegue la nota – ad oggi non esiste un cronoprogramma per la riapertura dell’area materno infantile del Villamarina, né per la creazione del centro di procreazione medicalmente assistita o la ristrutturazione dei Pronto Soccorso di Piombino e Cecina, per il potenziamento del personale sanitario tutto o il rafforzamento delle dotazioni tecnologiche in uso (solo per citarne alcuni), così come previsto nel disegno del Progetto Pilota”.
“Ad aggravare questa situazione – continua la nota – la nomina di un Sostituto di Direzione per la U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia di Cecina Piombino Elba che potrà effettivamente prendere servizio soltanto il 1° gennaio 2022, lasciando un “vuoto” esecutivo nella fase di riassetto generale delle due strutture”.
“Lo stesso Assessore Bezzini così come il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, ripetono spesso, specialmente adesso che è stato dato l’avvio al percorso degli “Stati Generali della Salute” tanto voluti dal Presidente della Regione Eugenio Giani, quanto sia fondamentale il supporto e la valorizzazione della sanità territoriale per rendere l’accesso alle cure omogeneo per tutti i cittadini della nostra regione, bene, ci auguriamo davvero che tali parole non rimangano solo sulla carta – conclude la nota -”.
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