Si sta delineando il nuovo Livorno, oggi (martedi 24 agosto) nella sala conferenze dell’Armando Picchi si è tenuta la prima conferenza stampa ufficiale della nuova società. Presieduta dal nuovo addetto stampa Gianni Tacchi, la seduta ha visto la partecipazione del neo allenatore Francesco Buglio e del nuovo direttore sportivo Raffaele Pinzani. L’evento è stato trasmesso integralmente martedi alle ore 20,30 sulle frequenze di Telecentro2 (TC2 ch 94 del digitale).
Il direttore sportivo Raffaele Pinzani, 47 anni (la scorsa stagione al Prato in serie D), e l’allenatore Francesco Buglio, 64 anni (nelle ultime tre stagioni al Casale in serie D), sono stati presentati alla stampa nella sala conferenze dello stadio Armando Picchi. Presenti il presidente Paolo Toccafondi, il presidente onorario Enrico Fernandez Affricano e il club manager Igor Protti.
Raffaele Pinzani: «Livorno non ha categoria, Livorno è unica. A Livorno non si viene per la categoria, a Livorno si viene per la storia e il progetto. La stragrande maggioranza dei giocatori contattati non ha pensato alla categoria e ha dato la priorità al nome Livorno. Questo non è un mercato facile, stiamo lavorando dalla mattina alla sera per costruire una squadra importante: siamo partiti a Ferragosto, quando l’80-90% dei giocatori aveva già firmato con altre squadre, ma Livorno è Livorno e praticamente tutti l’hanno capito subito. Da mercoledì metteremo i primi giocatori sotto contratto, con noi ci saranno anche diversi ragazzi in prova. Il 1° settembre andremo in ritiro a Rosignano, ringrazio il presidente perché si tratta di una spesa ingente che nessuno fa in questa categoria. Vogliamo riappropriarci di Livorno e anche della provincia».
Francesco Buglio: «Umiltà. Sacrificio. Lavoro, lavoro, lavoro. Porteremo entusiasmo, serietà e lavoro. Riprendo le parole di Igor Protti: il Livorno è il Livorno in serie A come in Eccellenza. Questa piazza me la sono guadagnata e me la voglio tenere stretta. Mi auguro di rimanere almeno tre anni per costruire un percorso importante insieme alla società. Ringrazio il presidente e il direttore sportivo per questa occasione, non vediamo l’ora di partire. Siamo consapevoli di quello che ci aspetta e delle difficoltà di questa categoria, bisogna avere rispetto e non essere presuntuosi. La società mi ha già fatto un regalo: è Igor Protti, una motivazione in più per tutti quelli che indosseranno la maglia amaranto».
fonte: Ufficio stampa U.S. Livorno calcio 1915
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