Sconforto per la tragica morte sul lavoro di un marittimo di nazionalità filippina (54 anni) avvenuta nella giornata di oggi martedi 7 settembre. Il lavoratore, ha perso la vita a causa di un cavo che si è improvvisamente spezzato durante le operazioni di disormeggio al molo 11 della Darsena Petroli. Colpito con violenza al torace l’uomo è deceduto sul posto, vani i tentativi da parte dei soccorritori di salvargli la vita. Tanti i messaggi di cordoglio giunti in queste ore da parte dei sindacati e del mondo della politica.
La Cgil, per tutti i lavoratori dei porti di Livorno e Piombino ha proclamato, per domani 8 settembre, due ore di sciopero al termine di ogni turno.
Parole di cordoglio sono arrivate da parte del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: “Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla famiglia, e nello stesso tempo il dolore per questo ennesimo incidente mortale sul lavoro, avvenuto oggi a Livorno. Per la Regione Toscana – ha aggiunto il Governatore -, che da anni mette in atto tutte le azioni possibili per fare lavorare in sicurezza i lavoratori e proteggerli dagli infortuni, eventi come quello di oggi sono un duro colpo, che ci impone di fare ancora di più e di continuare a diffondere la cultura della sicurezza, perché diventi patrimonio comune di tutti”.
“Da anni lavoriamo, insieme alla Asl e all’Autorità portuale, in questa direzione – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – coinvolgendo i datori di lavoro, i lavoratori, gli stessi responsabili per la sicurezza, definendo procedure di lavoro condivise in grado di garantire una maggiore sicurezza, intensificando i controlli e facendo formazione. Evidentemente questo non basta. È indubbio che dovremo rafforzare le misure di prevenzione, perché non si può tollerare che si muoia sui luoghi di lavoro. I primi di ottobre – conclude Bezzini – firmeremo il protocollo, già deliberato in agosto, per la sicurezza del lavoro nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell’area portuale e rafforzeremo ancora di più la collaborazione tra le parti. La qualità della salute dei lavoratori e della loro sicurezza rimane la nostra priorità”.
“La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere un obiettivo primario delle amministrazioni, della politica e dei datori di lavoro – si legge in una nota a firma del sindaco Luca Salvetti e dell’assessore al Porto, Barbara Bonciani – È necessario destinare risorse e tempo ai temi della sicurezza affinché episodi così tragici cessino definitivamente. Ancora più importante è non abbassare la guardia per non compiere errori che possano risultare fatali”.
Anche Luciano Guerrieri e il direttore marittimo della Toscana, Gaetano Angora, hanno espresso frasi di condoglianze “profondo cordoglio per la morte del marittimo di nazionalità filippina imbarcato come marinaio a bordo della M/n Melingunis M e colpito da un cavo che si è spezzato durante la partenza della nave dallo scalo”. “La tragica fine del marittimo addolora tutta la nostra comunità. Ci stringiamo al dolore della famiglia. Ogni morte sul lavoro rende urgente la verifica dell’accaduto. La sicurezza è una priorità per tutti e un bene su cui non si può transigere ed è per questo che l’autorità giudiziaria è tuttora a bordo accompagnata dalla capitaneria per le preliminari indagini di competenza”.
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