L’Azienda USL Toscana nord ovest esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del dottor Paolo Bernini per molti anni in servizio nella Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Livorno.
Queste le parole del presidente del collegio di primari, Manrico Bosio: “Ho conosciuto Paolo Bernini nel marzo 1981 quando entrai per la prima volta nel reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Livorno è da quel momento abbiamo lavorato insieme per 25 anni. In quegli anni nel nostro reparto si eseguivano anche le chemioterapie sia per le neoplasie solide che per le patologie ematologiche quali linfomi e mielomi mentre le leucemie erano dirottate all’ematologia di Pisa.
Poi, progressivamente, con lo sviluppo dell’Oncologia Medica e dell’Ematologia, ci siamo dedicati alla Radioterapia in modo esclusivo. Questa Disciplina, con il passar degli anni ha subito uno sviluppo tecnologico impressionante che ha permesso a questa Specialità di ottenere dei risultati impensabili fino ad arrivare ad eguagliare i risultati della chirurgia per alcune patologie neoplastiche. Insieme con Paolo abbiamo vissuto questa grande evoluzione della Radioterapia dalla fase pionieristica degli anni ‘80 fino ai grandi risultati clinici con l’avvento dell’alta tecnologia a partire dagli anni ‘90.
Paolo si dedicò moltissimo alla brachiradioterapia per le patologie neoplastiche ginecologiche, del cavo orale e della cute con l’utilizzo di radioisotopi sigillati quali, ad esempio, l’Iridio più generalmente definiti i “sostituti del Radium”, molto più maneggevoli e che permettevano una geometria di infissione più favorevole per il paziente ed una maggiore radioprotezione anche per l’operatore. Era una persona piacevolissima, un livornese di “Salviano” con cui si passava gradevolmente il tempo libero ; non dimenticherò mai una vacanza estiva trascorsa con Paolo nell’Isola Egea di Lesbo.
Ciao Paolo non ti dimenticheremo mai a partire dal nostro storico primario, Guido Atzeni, fino a tutti i Medici e gli Infermieri che lavorarono con te”.
Alla famiglia giungano le condoglianze del direttore dell’Area Medicina Nucleare, Nicola Mazzuca, e di tutti i colleghi che hanno avuto modo di apprezzarne la doti umane e professionali.
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