Con la chiusura dei grandi hub, più poteri alle Asl >>>> Muta l’andamento della curva epidemiologica, e cambia anche la configurazione della vaccinazione. Si ipotizza che il virus possa passare da una fase pandemica a una fase endemica (con aggressività ridotta grazie al vaccino). Stanno progressivamente chiudendo i maxi hub, centri vaccinali, lasciando spazio agli spoke, ambulatori specifici all’interno dei presidi sanitari. Con la decisione di estendere la terza dose ‘boster’a tutti gli over 60 e ai fragili, dopo sei mesi dal completamento della vaccinazione, i cittadini toscani da rivaccinare saranno un milione e 300mila. Le prenotazioni partiranno entro dieci giorni, la maggior parte delle vaccinazioni ‘booster’ si terranno tra i mesi di dicembre e febbraio.
“Abbiamo più di un milione di vaccini da spalmare su sei mesi – spiega l’assessore al diritto alla Salute Simone Bezzini –. La concentrazione del flusso è prevista per metà dicembre, noi forniremo i dati, le Asl diranno come intendono organizzare la vaccinazione: se preferiranno aprire molti punti vaccinali sparsi sul territorio o se apriranno nuovi spazi in ambienti come le palestre. Sarà un andamento a fisarmonica che si potrà ampliare o restringere a seconda delle necessità”.
Da oggi il portale regionale è accessibile alle prenotazioni per tutto il personale delle professioni sanitarie e agli operatori di interesse sanitario che svolgono l’attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali.
Entro il 15 ottobre, in base all’ultima circolare inviata dal ministero, la Regione aprirà le prenotazioni agli estremamente vulnerabili (circa 280mila). Poi toccherà ai sessantenni (in Toscana 467mila) e ai settantenni (406mila). Dalla prossima settimana, già 10mila sessantenni vaccinati ad Aprile col primo lotto di Johnson&Johnson potranno fare la dose ‘booster’.
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