“La mancata approvazione degli emendamenti al Dl Infrastrutture relativi al potenziamento e prolungamento delle misure di agevolazione previste dall’art.199 del Dl Rilancio 2020, rischia di danneggiare un comparto già messo a dura prova dalle criticità pregresse maturate in tempo di crisi pandemica”.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, esprime forte preoccupazione per il rifiuto del Governo di concedere altro ossigeno agli operatori e alle imprese del settore.
“Non siamo ancora pienamente usciti dal tunnel della crisi pandemica – ha dichiarato il n.1 dei porti di Livorno e Piombino -, molte imprese portuali si trovano ancora oggi a dover scontare un deficit di competitività ed una significativa contrazione dei ricavi a causa della difficile situazione congiunturale del mercato mondiale, specialmente in alcuni settori merceologici di grande importanza per i nostri scali”.
Per Guerrieri l’estensione a tutto il 2022 delle misure a sostegno degli operatori portuali si giustifica con l’esigenza di contrastare un momento di sofferenza, nell’ottica di un graduale e progressivo efficientamento delle aziende e del riconoscimento ai lavoratori della dignità del proprio lavoro.
“Avevamo scritto ad Assoporti chiedendo di intercedere presso il Governo perché ci fosse consentito di disporre anche per il 2022 della contestuale riduzione dell’importo dei canoni concessori per le nostre imprese. Purtroppo, nonostante l’impegno dell’Associazione dei Porti Italiani, al momento la risposta del Governo è stata del tutto negativa” ha proseguito Guerrieri.
“A questo punto – ha concluso -confidiamo che il Ministero dell’Economia e delle Finanze possa reintrodurre tali misure. Il supporto che alcuni gruppi parlamentari hanno profuso e stanno tuttora esprimendo è in tal senso un aiuto prezioso che va nella giusta direzione. Per centrare l’obiettivo è fondamentale il sostegno di tutti coloro che hanno a cuore la tutela delle imprese e dei lavoratori”.
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