Cominciamo questa breve serie di riflessioni con qualcosa che dovrebbe essere ovvio ma è bene ribadire: in ogni campo, in ogni discussione non esiste mai una parte che ha sempre ragione ed una sempre torto, bisogna vedere le circostanze per aver una visione chiara. Prendiamo ad esempio l’attuale situazione calcistica: lungi da noi criticare le decisioni prese a livello nazionale e regionale riguardo allo svolgimento o no di partite e la presenza del pubblico, non vogliamo certo immischiarci nella diatriba vax/no vax che si svolge a tutti i livelli, ma certo limitare o non consentire l’accesso ad un luogo aperto (lo stadio) rispetto a quanto accade in luoghi chiusi (cinema, palasport) ha poco di logico e giustificabile. Il dannato virus ha messo in ginocchio parecchie aziende, le società sportive professionistiche si potrebbe evitare di aggiungerle usando un minimo di razionalità. Verrebbe poi quasi da ridere a pensare che in una situazione locale in cui la criminalità organizzata e non si fa notare ogni giorno per svaligiare abitazioni e negozi, assalti e risse in strada, la principale attenzione venga rivolta ai tifosi che non indossano mascherine o usano i fumogeni, se non fosse dannataFFmente vero!
A livello dilettantistico poi la situazione è davvero poco comprensibile: la Serie D ha confermato la ‘ripresa’ per oggi 23 Gennaio pur tra tante partite rimandate, mentre in Eccellenza si slitta ancora fino al 12 Febbraio: difficile fornire una spiegazione, diciamo che il commissario Abete si nota ancora per la poca capacità decisionale ed ognuno fa come gli pare.
Purtroppo chi ci rimette ancora è il tifoso, cui non solo sono sottratte le partite in diretta con machiavelliche decisioni (vedremo cosa accadrà alla ripresa) ma al momento attuale persino le trasmissioni televisive che parlavano della squadra del cuore: il silenzio dura da quasi un mese e se si continuerà così si penalizzerà ancora l’intero settore. Ci sono però delle eccezioni commendevoli. Su Telecentro2 è sempre andata in onda Calcio Toscano Calcio Giocato trasmissione che, occupandosi di tutte le categorie ha dato spazio anche ai dilettanti; ci sono poi le poche trasmissioni online come Amaranto su Urban TV ed occasionalmente Football, calcio a Livorno e provincia su amaranta tv in grado di fornire informazioni al tifoso abbandonato. Si dirà: ma c’è poco da dire se non si gioca, ma non è vero! A Livorno per esempio c’è stato un notevole fermento, oltre all’arrivo nel mercato invernale di Luci, Russo e Panebianco cui si è aggiunto il promettente Petronelli a completare l’organico, c’è poi la questione più importante di tutte: la ristrutturazione del settore giovanile e l’acquisizione dei campi di allenamento con la ‘fusione’ con la Pro Livorno Sorgenti, argomento brevemente apparso un giorno sul Tirreno, ma poi non più affrontato in profondità: va avanti la cosa oppure ci sono soluzioni alternative? Ce ne sarebbero di argomenti da affrontare anche dal punto di vista meramente tecnico: come farà giocare la squadra tatticamente Buglio alla ripresa, riuscirà ad equilibrare la formazione tenendo presente le ormai famose quote? E le avversarie tatticamente e tecnicamente come si sono rinforzate? E che dire dell’impatto delle molte gare ravvicinate in un torneo ristretto come sarà quello alla ripartenza? Cosa succede a livello di tifo a Livorno? Pare sia nascendo addirittura un club estero a sostegno della squadra amaranto che raccoglie tifosi francesi, belgi ecc.
Sono tutti argomenti che il tifoso annoiato e depresso in questi giorni deve rimuginare tra sé e sé, senza il conforto di un approfondimento degno di questo nome. Finirà anche questo periodo, si spera, per tornare a quella normalità data per scontata in passato che però adesso manca parecchio un po’ a tutti.
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