Mettere i tasselli in ordine nel mosaico dei movimenti previsti dal Piano Regolatore Portuale e superare un’impasse che dura da marzo 2015, cioè da quando la Regione Toscana ha approvato il documento di pianificazione che ha ridefinito gli assetti funzionali del porto di Livorno.
E’ con questo obiettivo che l’AdSP MTS ha dato avvio, nei giorni scorsi, all’iter procedurale con cui intende dare corpo e sostanza al PRP, riorganizzando gli spazi destinati all’Area Multipurpose, razionalizzando l’area dell’Alto Fondale (in prospettiva destinata alla concentrazione del traffico passeggeri) e tenendo conto dei possibili sviluppi dei traffici nei comparti forestali e Ro/Ro.
Nel corso di una conferenza stampa indetta stamani per illustrare le ragioni di questo percorso, il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, ha spiegato come il processo di progressiva delocalizzazione di alcuni terminal portuali sia ormai diventato imprescindibile, specie nell’attuale fase di transizione collegata alla realizzazione della Piattaforma Europa e alla successiva concentrazione dei traffici container e RO/RO alle spalle del Terminal Darsena Toscana.
La necessità di liberare gli spazi ricompresi nell’Area Porto Passeggeri e di realizzare gli interventi previsti nella programmazione triennale delle opere in ordine al riassetto geometrico delle banchine dei Bacini Cappellini e Firenze, costituisce, assieme alla volontà di superare i contenziosi in essere, la ragione di fondo per pervenire al perfezionamento del processo di delocalizzazione delle attività svolte sia alla Calata Orlando, dove si concentrano i traffici rinfusieri gestiti dal TCO, che all’Alto Fondale, dove la Compagnia Impresa Lavoratori Portuali (CILP) movimenta il traffico dei prodotti forestali e quello dei rotabili, recentemente acquisito dalla Compagnia Grimaldi Euromed.
“Il 26 Agosto scorso abbiamo incontrato i terminal operator, con cui abbiamo condiviso il percorso formalizzato in questi giorni” ha dichiarato il presidente Luciano Guerrieri. “Facciamo tutto alla luce del sole, favorendo il confronto partecipativo e senza alcun tipo di forzatura”.
In estrema sintesi, la proposta presentata agli operatori prospetta le seguenti ipotesi pianificatoria: il Molo Italia è potenzialmente destinato ad ospitare sul suo lato nord tanto il traffico dei forestali operato dalla CILP (in radice) quanto la delocalizzazione del Terminal Calata Orlando (in testata).
Tale processo favorirà quindi la progressiva sistemazione delle attività insistenti nella cosiddetta Area Multipurpose, sulla Sponda Est della Darsena Toscana, alla cui radice la Cilp potrebbe operare i traffici RO/Ro di Gimaldi/Euromed.
Nel corso della Conferenza, il n.1 dei porti di Livorno e Piombino ha spiegato come le delocalizzazioni non contrastino con le destinazioni funzionali oggi declinate dal PRP: “Si tratta di una semplice redistribuzione degli spazi rispetto alle funzioni previsti dall’attuale pianificazione” ha detto.
Con riferimento alle aree demaniali – sottolinea ancora Guerrieri – “il piano di redistribuzione dei traffici verrà portato avanti solo ed esclusivamente nel rispetto del presupposto della sostanziale equivalenza tra le delocalizzazioni e gli spazi concessori attualmente assegnati ai terminal operator”.
Anche il segretario generale, Matteo Paroli, ha ribadito la correttezza dell’operato dell’Ente: “Nell’ambito del piano di riorganizzazione – ha dichiarato – abbiamo agito sulla base di due fari guida: la compatibilità funzionale delle aree con le prescrizioni del PRP e una migliore contestualizzazione dei terminal coinvolti nel progetto di ottimizzazione operativa delle attività. In pratica: abbiamo cercato di riorganizzare senza stravolgere o peggiorare la flessibilità operativa dei singoli terminal”.
Secondo il presidente della Port Authority, il procedimento amministrativo curato dal dirigente del Demanio, Fabrizio Marilli, avrà un impatto positivo sul porto di Livorno: “Grazie ai nuovi assetti concessori delineati da questa proposta potremo finalmente mettere ordine nel porto e superare i problemi di conflittualità. Tutto questo nel rispetto delle previsioni del PRP”.
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