Unione Sportiva Livorno – Armando Picchi, terzo atto. Gli attori, tutti protagonisti di questo incontro, si stanno preparando al meglio per riscattare i precedenti risultati. Il Picchi di Nicola Sena vuole buttare giù quel boccone amaro che mastica ormai da una settimana, dopo la sconfitta arrivata nel match dominato contro il San Miniato Basso. Gli amaranto di Francesco Buglio invece, per tornare a vincere dopo la partita giocata in condizioni precarie sul campo di Fucecchio. Una sfida illuminata da dualismi, che vanno dal bagaglio pieno di esperienza dei giocatori amaranto contro dei ragazzi giovani in grado di creare scompiglio su tutti i campi della Toscana grazie alla sana incoscienza della gioventù, fino agli obiettivi: la quota salvezza per giocare con il cuore più leggero da una parte, la volontà di regnare al primo posto dall’altra. “Di sicuro il Livorno avrà più pressione di noi, dato che deve vincere il campionato. I miei ragazzi tengono molto a questa partita, per una serie di motivi. Sarà difficile – sostiene Sena – ma sono convinto dei mezzi che abbiamo a disposizione. Questo mi porta ad essere sereno e fiducioso.”
Prima di parlare del derby, come ha visto la sua squadra contro il San Miniato dopo il lungo stop?
“Ho visto una grande prestazione. Abbiamo dominato la partita in qualsiasi momento. Inoltre ci siamo creati tre occasioni importanti per segnare, una di queste ce la siamo divorata. Poi il San Miniato si è salvato due volte sulla linea della porta, dopo abbiamo preso un palo. Purtroppo un episodio, dove il nostro difensore è stato ingenuo perché il loro attaccante era di spalle rispetto alla porta, ci ha puniti. Dopo il gol su rigore si sono difesi molto. La nostra prestazione resta, è mancata solo la rete.”
Domenica contro il Livorno si affronteranno due squadre che vorranno riscattare i risultati ottenuti, cosa non deve mancare?
“Loro sono più forti di noi, è una rosa molto importante. Noi senza dubbio andremo allo stadio per giocare a viso aperto, cercando di metterli in difficoltà, come abbiamo fatto con chiunque. Non abbiamo la pressione che hanno loro e non dovremo sbagliare niente, all’andata giocammo molto bene. Dobbiamo ricordarci quella prestazione. Sono convinto che faremo una buona gara, il campo ci dirà il resto.”
Terza partita contro gli amaranto. Questa, delle tre, è la più importante per voi per restare dietro al treno playoff?
“Sicuramente. Sarà diversa perché loro adesso ci conoscono e non avranno sorprese. Ci rispetteranno, dato che nelle scorse uscite li abbiamo messi in difficoltà. Saranno fondamentali tutti i minuti di gioco, in particolare i primi trenta. Una partita difficile per noi, ma sono fiducioso, molto.”
Dopo il Livorno affronterete Piombino e Colligiana, poi Ponsacco e Tuttocuoio, queste sfide vi diranno chi siete?
“Ci diranno su che linea si concluderà la nostra stagione. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. Quando si allena una squadra giovane è necessario mantenere un equilibrio, sia quando le cose vanno bene, sia quando vanno male. Dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto fino ad ora. Siamo una squadra che gioca a viso aperto con tutti. A volte ci va bene, altre meno, ma le nostre occasioni ce le costruiamo grazie a questa filosofia.”
La classifica corta può essere un bene ma anche un male. Dopo una partita sbagliata, dalla zona playoff è possibile trovarsi alle spalle il treno dei playout. Il Picchi è consapevole di essere molto di più di quello che dice la classifica dopo una sconfitta?
“Esatto, la classifica è molto corta. Questo perché il nostro campionato non è molto lungo. Tre sconfitte di fila ti portano in zona playout mentre una vittoria ti rilancia per la promozione. Noi dobbiamo sempre avere equilibrio, anche in questo caso. Se vinciamo due partite non significa che siamo già ai playoff, ma è anche vero che se perdiamo due partite di fila non è un dramma. Io sono fermamente convinto delle qualità e dei valori sia tecnici che morali della mia rosa. Vogliamo arrivare il prima possibile sulla soglia dei 27 punti per poi andare a giocare con più serenità su tutti i campi, anche se quest’ultima fin qui non è mai mancata.”
di Jacopo Morelli
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