Mancano una decina di giorni al 15 Marzo, giorno famoso nell’antica Roma per indicare quando fu ucciso Giulio Cesare, le famose idi di marzo, in cui alla fine i senatori decisero di ‘far fuori’ il condottiero romano. Fare un paragone con la situazione amaranto è forse azzardato, ma anche qui sembra che i ‘senatori amaranto’ non siano in sintonia col loader; una decisione va presa vista la situazione attuale, con la squadra lontana parente di quella del girone d’andata che, prendeva si molti gol, ma ne faceva di più e soprattutto correva.
Il Livorno si è presentato allo scontro col Perignano assillato dalla mancanza di gol che ha contraddistinto le uscite dal dopo sosta in poi; all’8° Vantaggiato non arriva su uno scambio Pecchia Apolloni, poi al 12° traversa colpita da Durante da posizione ravvicinata. Il Perignano segna al 14° con Sciapi ma era in posizione irregolare. Ancora Durante sfiora il gol a tu per tu col portiere dopo un angolo al 28°, salva Iacoponi. Lo stesso giocatore tira alto al 37°, poi è Torromino a concludere sul portiere al 43° con palla che viene respinta da Aliotta sulla linea di porta, ma è il Perignano a chiudere il primo tempo con un’occasione quando Remedi completamente solo in area coglie il palo esterno di testa al 48°. Il secondo tempo vede Gelsi in campo al posto di Apolloni, ma la manovra resta sempre lenta e prevedibile. Ci prova Vantaggiato al 55° al volo ma Iacoponi respinge il debole tiro, poi è il Perignano a farsi vedere più spesso in avanti, Mazzoni fa buona guardia. Al 61° ancora Vantaggiato ma Iacoponi respinge, poi al 70° escono Durante e Luci per Bellazzini e Panebianco che si posiziona a sinistra mentre Pecchia sale a centrocampo. E’ proprio Panebianco a rendersi pericoloso al 75° con una conclusione deviata in angolo, ma passa il Perignano un minuto dopo con Sciapi che batte Mazzoni con un rasoterra deviato da Gargiulo al termine di un veloce contropiede. La reazione amaranto produce solo una serie di calci d’angolo, all’81° Vantaggiato non arriva per un soffio su un servizio dalla destra ed all’85° Torromino coglie la traversa solo davanti a Iacoponi; 7 minuti dopo entra Nunzi per Pecchia. Sono 5 i minuti di recupero nei quali c’è solo un tiro alto di Gelsi al 95° ed arriva così la seconda sconfitta interna del campionato, quella che era stata evitata a Cenaia alla fine.
Oggi la Cuoiopelli ha riposato, dunque il vantaggio sulla seconda resta di 5 punti (aspettando cosa farà domani il San Miniato), non abbiamo alcun dubbio che qualche commento comincerà così, anche se a nostro modo di vedere stavolta il bicchiere è vuoto. La manovra amaranto è prevedibile e tutta basata sulle individualità, quando queste non girano si vede; non è un delitto dire che tutte le squadre che si incontrano mostrano idee di gioco, ma il Livorno no. La squadra si è svegliata solo nel finale, troppo poco.
Pagelle
Buglio: 5 il nuovo modulo è l’albero di natale, un 4-3-2-1 che nelle intenzioni dovrebbe mutarsi spesso in 4-3-3, centrocampo cambiato con l’inserimento di Apolloni e Gargiulo dall’inizio, ma hanno tutti lo stesso passo e danno poca copertura, la difesa va spesso in affanno.
Mazzoni: 6 quando impegnato c’è, molte le contestazioni ai compagni
Pecchia: 6.5 stavolta esterno basso, è in palla
Ghinassi: 6 sicuro al rientro
Russo: 5.5 stavolta l’esperienza lo aiuta poco
Franzoni: 5.5 a sinistra rende poco
Luci: 6 si dà da fare più come filtro che come suggeritore, come esce si prende il gol
Gargiulo: 5 imposta poco, gioca troppo basso ed in interdizione
Apolloni: 5.5 meno dinamico del solito, poteva giocare di più
Vantaggiato: 6 canta e porta la croce
Torromino: 6 buona prestazione, brillante, ma si divora un gol
Durante: 6 si mangia un gol già fatto, ma resta il più pericoloso tra le punte
Gelsi:6 utile per dinamismo, ma poco preciso
Bellazzini: 6 si vede abbastanza, sembra in buona condizione
Panebianco: 6 chissà perché non è partito subito
Nunzi: SV
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