Dopo una sconfitta come quella subita in casa contro il Figline nel momento più importante della stagione, è fondamentale per l’Unione Sportiva Livorno mantenere i nervi saldi e le mani sul timone. Mancano infatti ancora tre partite e 9 punti sono in palio per la squadra di Angelini. Per tenere alto l’obiettivo, il Presidente Paolo Toccafondi ha deciso di parlare in conferenza stampa.
“Mi sono sentito di fare il punto per manifestare a tutto il nostro ambiente quello che è il mio pensiero. Dobbiamo finalizzare il lavoro che è stato fatto. Niente è scontato nel calcio, ma questa non deve essere una scusante. Cosa è successo domenica? Siamo stati dei polli. Ma ormai è andata. Difendiamo tutto il gruppo, chi ha sbagliato lo sa e ne è consapevole. Noi siamo il Livorno. Adesso lo dobbiamo dimostrare”.
E Toccafondi, sotto questo aspetto, è stato chiaro. “Ansia? Guardate quello che succede nel mondo. Ecco, l’ansia per una partita di calcio si può anche mettere da parte. Voglio vedere il coraggio, in ogni situazione. Questo è un bel gruppo, purtroppo ci sono stati degli episodi di ingenuità che ci hanno penalizzato. Prima Vantaggiato, domenica Torromino (squalificato per tre giornate), ogni tanto Mazzoni. Il gruppo però è sano, quindi dobbiamo giocarcela con coraggio, poi può succedere qualsiasi cosa”.
Vi ricordate quando nel mese di agosto lo stesso Toccafondi rifiutò la sciarpa di un tifoso? Adesso per il nuovo Livorno è arrivato il momento di prendersi quella sciarpa. “Lo scorso agosto rifiutai la sciarpa dicendo che me la sarei dovuta meritare. Ecco, ora la voglio mettere. É la testa che fa la differenza, le qualità ci sono. Non voglio neanche pensare al risultato tra Figline e Tau e lo dico con il massimo del rispetto. Ci sono 9 punti in palio, ne bastano 7, ma io li voglio prendere tutti”.
“Petto in fuori, testa alta e sorriso. Dobbiamo divertirci, sono belle partite da affrontare per chi gioca. Devo sottolineare anche l’atteggiamento dei nostri tifosi. Sempre presenti, a cantare sotto la pioggia o con il sole, ma soprattutto dopo la sconfitta. Vengo dal Prato, non dalla Juventus o dalla Roma, quindi capisco cosa vuol dire non poter coltivare la passione per fattori esterni. I tifosi sono stati encomiabili ed intelligenti. I discorsi li porta via il vento – scherza Toccafondi -, le biciclette lo sapete voi”.
“É evidente la cornice che c’è a Livorno, sotto tutti i punti di vista. Per questo oggi voglio mandare un messaggio positivo ai ragazzi”. Dalla sala stampa dell’Armando Picchi, passando per Melbourne per arrivare a Prato. Toccafondi ha preso come esempio lo spirito in campo del suo concittadino Alessandro Diamanti: “Guardiamo avanti e poi facciamo un bel punto della situazione. C’è bisogno di portare energia positiva ai ragazzi, metterli nella condizione giusta per farli giocare liberi. Diamanti era un giocatore straordinario. Alino però in campo non aveva paura di niente, neanche del fuoco. Questa è una qualità che mi piacerebbe avessero i miei giocatori. Ora vorrei mettermi la sciarpa”.
Compattezza, coraggio e positività. Sono queste le parole che vengono fuori dalla conferenza stampa di Paolo Toccafondi. Domenica al Porta Elisa di Lucca il Livorno affronterà il Tau per provare a prendersi i primi punti degli spareggi. Una cosa, per chi avesse ancora dei dubbi, è certa: la città è con la squadra.
di Jacopo Morelli
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