E dopo il teatrino messo in atto dal Figline sul campo del Tau Altopascio, la risposta dell’Unione Sportiva Livorno non poteva farsi attendere. Il Presidente Paolo Toccafondi, infatti, ha indetto una conferenza stampa nel pomeriggio di giovedì 12 maggio per rendere chiaro il percorso legale che la società, insieme al Tau Altopascio, affronterà nei prossimi giorni. Intanto, domenica 6 mila spettatori sono attesi all’Armando Picchi per spingere la squadra verso l’unico risultato disponibile per poter accedere alla Serie D, ovvero la vittoria.
“Torno a parlare per il rispetto della nostra grande famiglia amaranto. Ero a vedere insieme al mister Angelini ed il direttore Pinzani la partita tra Tau e Figline. Purtroppo si sono verificati una serie di comportamenti, che in quarant’anni di vita non avevo mai visto prima. Abbiamo rivisto molte volte le immagini contattando anche i nostri legali e siamo arrivati ad una conclusione: ieri è stato compiuto un atto illecito ai danni dell’Unione Sportiva Livorno. Io ho l’obbligo di tutelare questa grande famiglia. Tutti i sacrifici che abbiamo fatto da agosto non devono essere rovinati da comportamenti illeciti sul campo. Come saprete – continua Toccafondi – il Tau dopo la partita ha rilasciato un comunicato dove è stata presa distanza dalle azioni avvenute sul campo. Per questo, nelle prossime ore, il Livorno presenterà insieme al Tau Altopascio un esposto alla procura federale affinché l’ufficio indagini accetti la reale portata di tali comportamenti”.
“É un peccato che uno spettacolo così brutto si sia verificato nel momento più importante della stagione. Anche il Sindaco Luca Salvetti si è rivolto alla Lega chiedendo spiegazioni. Ci sono delle procedure da seguire che noi assieme al Tau affronteremo”. Tutto chiaro sotto il punto di vista legale. Toccafondi però, ha voluto anche calmare l’ambiente giustamente infastidito dagli avvenimenti di Tau e Figline per mantenere l’obiettivo fisso in alto. “Io parlo soprattutto per squadra e tifosi. I ragazzi devono giocare e di quello che è successo ieri non ce ne deve importare assolutamente niente. Siamo vicino al nostro obiettivo e non è il momento di perdere la concentrazione. Del caso tra Tau e Figline ne parla solo la società, in campo non deve assolutamente entrare. I tifosi – prosegue – ci sono sempre. Livorno è centrale, i tifosi sono unici rispetto a qualsiasi altra piazza, hanno qualcosa di diverso. Mi auguro quindi che anche questa volta si possa dimostrare quanto Livorno sia diversa, anche sotto questo punto di vista. Il comportamento domenica dovrà essere quello che abbiamo visto per tutta la stagione. La rabbia è comprensibile ma non è il momento di perdere la lucidità. È giusto essere incazzati, adesso ci deve essere una reazione composta. Il Picchi domenica deve diventare un inferno amaranto”.
Il gesto del Figline è poco rispettoso anche nei confronti del Livorno. Le azioni infatti calpestano i veri valori del Livorno, che domenica, comunque, anche con due risultati a disposizione, avrebbe giocato per la vittoria. Adesso, tuttavia, i tre punti sono obbligatori per la Serie D. “Dobbiamo solamente pensare a noi stessi. Con questa mentalità diventa difficile per tutti gli avversari sennò, lo ridico, i discorsi li porta via il vento, le biciclette voi (ride, n.d.r). Io non voglio infierire sul Figline, dico solamente che mi dispiace, perché non ce n’era assolutamente bisogno. Se non arriva la vittoria, nessuno muore. I veri problemi sono da un’altra parte del mondo. Comunque, domenica a maggior ragione, tiriamo fuori l’orgoglio, come abbiamo sempre fatto”.
Il momento per scrivere il primo, nuovo capitolo della storia dell’Unione Sportiva Livorno è arrivato. Conta solamente la vittoria, domenica più che mai. D’altronde, i discorsi li porta via il vento, ma l’orgoglio amaranto resta sempre lo stesso.
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