Ottenuto il ripristino del servizio di interesse generale, Porto Livorno 2000 non accetta la tregua con Grimaldi cercata dall’Adsp. Ora è guerra totale, si attende la decisione del Consiglio di Stato >>> Continuerà la guerra dei traghetti tra Moby e Grimaldi. La Livorno Terminals, infatti la società controllata da Moby e partecipata da Msc, che controlla Porto Livorno 2000, concessionaria della stazione marittima livornese, non si è presentata alla firma che doveva metter fine alla guerra scatenatasi nel 2019 contro Grimaldi e i suoi alleati.
Fu allora che l’ente, allora guidato da Stefano Corsini, autorizzò Sdt – Sintermar Darsena Toscana alla movimentazione in proprio dei passeggeri delle navi di Grimaldi Euromed, su un’area in concessione estranea a quelle di Porto Livorno 2000, orfana (dopo l’aggiudicazione della gara che aveva decretato il cambio azionario) del servizio di interesse generale (abrogato dal cosiddetto ‘correttivo porti’) su cui si basava l’esclusiva alla gestione dei passeggeri.
Il terminalista, allora presieduto da Luciano Guerrieri oggi trasmigrato al vertice dell’Adsp, adì le vie legali, prima tappa di una guerra combattuta anche su fronti commerciali extralivornesi: il Tar gli diede torto e ora si aspetta il Consiglio di Stato nonché, a febbraio, l’esito di un secondo ricorso amministrativo.
L’Adsp nei mesi scorsi si era mossa per cercare una soluzione che potesse garantire la coesistenza delle due fazioni. Il percorso prevedeva il ripristino del servizio di interesse generale (effettivamente avvenuto una decina di giorni fa) nella concessione di Porto Livorno 2000 e una transazione di natura privatistica fra le parti, almeno fino alla realizzazione della Piattaforma Europa; Porto Livorno 2000 avrebbe ottenuto anche il ridimensionamento dei propri impegni e le parti avrebbero lasciato perdere i tribunali, in primis dichiarando il non interesse in udienza del Consiglio di Stato.
Invece, sembra che Porto Livorno 2000 abbia preteso all’ultimo istante l’inserimento di una clausola, al momento non conosciuta, considerata irricevibile da parte dell’Adsp, facendo così saltare l’accordo.
A causare la marcia indietro di Porto 2000 potrebbe essere stata la sentenza del Consiglio di Stato che ha chiuso a suo favore un contenzioso riguardante Ltm – Livorno Terminal Marittimo, terminal ro-ro anch’esso di Moby. Era il secondo grado di una vecchia lite con l’ex terminal Scotto oggi Neri. Quest’ultima impugnava il diniego dell’Authority, nel 2016, a svolgere traffico ro-ro, ma il Tar le diede torto perché il Piano Regolatore Portuale non prevedeva che nella sua concessione si potesse movimentare questa merceologia.
Il Consiglio di Stato ha confermato tale lettura. Anche Porto Livorno 2000 nel suo ricorso sollevò la presunta difformità col Prp dell’autorizzazione a Sdt, ma il Tar tralasciò l’argomento concentrandosi sulla decadenza dell’esclusiva dei passeggeri. La favorevole sentenza sul caso Ltm-Scotto potrebbe quindi aver indotto Porto Livorno 2000 all’ottimismo e, quindi, alla rinuncia alla via transattiva per il profilarsi di una vittoria giudiziaria piena.
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